Roma – Si è molto parlato, nella settimana che precedeva l’evento, della conferenza/party organizzata da Apple e Motorola per presentare a tutto il mondo il nuovo cellulare con funzioni di iPod. Come al solito la fantasia ha preceduto la realtà, e le indiscrezioni non sono mancate, complici molti indizi “succosi” che hanno scatenato le fantasie di utenti e giornalisti.
Pensiamo ad esempio alla conferenza che si è tenuta a Londra per i giornalisti europei, con tanto di diretta satellitare presso il grande Art Depot: sembrava quasi impossibile pensare ad un’organizzazione del genere per un telefono che (come dicevano alcuni) sarebbe stato venduto solo in USA. Pensiamo poi allo slogan scritto sugli inviti recapitati ai giornalisti: “1000 songs in your pocket changed everything. Here we go again”. Forse molti non ci hanno fatto caso, ma a me ha ricordato da subito lo slogan utilizzato nel ’98 per il lancio del nuovo iMac: “Say hello again”. Sette anni fa lo slogan richiamava l’uscita di un nuovo all-in-one che avrebbe segnato un cambiamento, un punto di svolta nei computer Apple, così come lo segnò l’uscita del primo Macintosh (per chi non lo sapesse la frase riprende la scritta “hello” che compariva sui monitor nelle pubblicità di questi computer). Allo stesso modo, ho subito pensato che questo nuovo slogan doveva rappresentare un punto di svolta, più o meno eclatante, per il settore iPod.
A questo aggiungiamo che l’evento è stato organizzato in primis da Apple, il che lasciava presagire che le novità non potevano riguardare esclusivamente un cellulare che, per quanto Apple abbia potuto partecipare a livello di software, resta sempre e comunque un prodotto di Motorola. Qualche novità sarebbe dovuta arrivare anche da Apple… Sarebbe stato il tanto atteso iPod video? Oppure le indiscrezioni che parlavano dell’adozione di nuove memorie flash si sarebbero tramutate in una nuova serie di iPod di diversa concezione? O ancora ci si doveva aspettare qualcosa di assolutamente imprevedibile?
Dopo una settimana passata a cercare nuovi indizi e nuovi rumor, in cui ognuno ha fatto le proprie previsioni immaginando novità più o meno eclatanti, ieri sera, presso il Moscone Center di San Francisco, sono stati svelati gli “oggetti del mistero”.
Il primo è effettivamente il tanto annunciato ROKR , anche noto come “Mactorola”, e non poteva essere altrimenti. Il nuovo cellulare di Motorola, che include una sorta di versione pocket di iTunes del tutto simile all’interfaccia dell’iPod, può gestire tanto la musica acquistata su iTMS (e protetta quindi con la tecnologia di DRM FairPlay), quanto gli audiolibri e i podcast. L’idea è quella di avere una sorta di iPod shuffle ma dotato di display: ROKR può contenere infatti un numero limitato di brani, per la precisione 100, e si sincronizza attraverso un cavo USB.
Nel momento in cui scriviamo non sono ancora noti tutti i dettagli tecnici, quindi non è dato sapere se il limite dei 100 brani sia un vincolo imposto da Apple come una sorta di tutela per la fascia bassa dei propri iPod, oppure un limite dovuto alla quantità di memoria presente su telefono: sicuramente sarebbe preferibile questa seconda opzione, magari con possibilità di aggiornare la memoria flash, oppure di vedere al più presto nuove versioni con capacità maggiori.
Da sottolineare anche come il “pocket” iTunes installato nel telefono permette soltanto di sincronizzare le canzoni con il computer, ma non di acquistarle direttamente dall’omonimo negozio di musica di Apple: una funzionalità, questa, che molti davano quasi per scontata.
Parlando più dettagliatamente del telefono, si tratta di un tri-band con camera digitale, display a colori, bluetooth e supporto Java. L’ascolto musicale va in pausa in caso di chiamata, e riprende automaticamente quando si chiude la comunicazione.
Negli Stati Uniti, ROKR sarà distribuito in esclusiva da Cingular ed è possibile acquistarlo già ora al prezzo di 249 dollari. Per i clienti europei, ROKR sarà disponibile a fine settembre in Gran Bretagna con una vasta serie di operatori, tra cui O2, Orange, Virgin e BT Mobile. Per ora non si sa nulla su un’eventuale distribuzione nel resto dell’Europa, in particolare in Italia, dove il mercato dei cellulari è sempre molto attivo.
Ma oltre a questo, c’è un’altra grossa novità. Per quattro anni l’iPod è rimasto sostanzialmente sempre identico a se stesso e questo, a mio avviso, ha contribuito al successo del prodotto: mentre la concorrenza sfornava lettori dai design più disparati e per certi versi anonimi, l’iPod è sempre stato immediatamente riconoscibile, anche quando è chiuso in una borsa (o in uno zaino) e si vedono spuntare solamente le sue “cuffiette bianche”. Ora, in un periodo in cui si sprecano i presunti brevetti su come realizzare un elenco di playlist, e le pretese economiche delle major si fanno sempre più insistenti, Apple prosegue diritta per la sua strada presentando un nuovo iPod: nano .
Il nuovo iPod nano va a sostituire la gamma degli iPod mini, riducendone all’estremo le dimensioni ma aggiungendo un display a colori nonché la possibilità di gestire le immagini. A differenza dell’ormai vecchio iPod mini, il nuovo player utilizza memorie flash da 2 e 4 GB, e questo gli ha consentito di dimezzare lo spessore e di ridurre complessivamente del 62% il proprio volume, mentre la durata della batteria è passata a 14 ore. Nonostante questa piccola rivoluzione, che farà assai poco piacere a Hitachi (produttore dell’hard disk dell’Ipod mini), il design rimane sempre quello. Le colorazioni disponibili diventano invece due: il classico bianco e il nero già utilizzato per la versione speciale dedicata agli U2. Anche il software aggiunge qualche nuova feature .
L’iPod nano è già disponibile sull’AppleStore al prezzo di 209 euro nella versione da 2 GB e 269 euro nella versione da 4 GB.
I più delusi dagli annunci di Apple sono coloro che si aspettavano un iPod video, ma vale la pena osservare come il nuovo iPod nano non sia molto più grande e pesante di uno shuffle (con il quale condivide l’utilizzo di memorie flash), ma abbia maggiore capacità e soprattutto un display al pari di quello dei fratelli maggiori. L’iPod nano probabilmente renderà scontento chi ha appena acquistato un iPod mini, anche se dobbiamo riconoscere (come abbiamo premesso all’inizio dell’articolo) che l’uscita di un prodotto simile era nell’aria già da qualche tempo.
Tra gli annunci “minori”, una nuova versione di iTunes (la 5, che finalmente permette di raggruppare le playlist in cartelle) e un iPod con serigrafia dedicata ad Harry Potter, con tanto di audiolibri e vari extra sull’argomento disponibili sull’iTunes Music Store.
A corredo della presentazione dei nuovi prodotti, Jobs ha elargito al pubblico i soliti dati, che mostrano come i negozi iTunes, grazie ad un catalogo di oltre 2 milioni di canzoni, vendano quasi l’80% di tutta la musica comprata online. Oggi iTunes Music Store può vantare un catalogo di 10 milioni di account che hanno acquistato in media 60 canzoni a testa, numeri in forte crescita se consideriamo che attualmente vengono acquistate 1,8 milioni di canzoni al giorno.
Come ultima nota di colore, non possiamo che far notare come sul palco, insieme a Steve Jobs, era presente Yo-Yo-Ma, un artista vincitore di 16 Grammy Awards: i più informati sapranno che questo artista è contrattualmente legato a Sony e la sua presenza, quasi simbolica, può significare un appianamento delle vivaci polemiche che hanno tenuto banco le scorse settimane, polemiche in parte già placate dalle notizie che vedono Apple e Sony sulla via di un accordo anche per l’iTunes Music Store Giapponese.
Immancabile, a seguito dell’annuncio, l’impennata borsistica che ha portato il titolo AAPL verso nuovi record – sopra i 49 dollari – e non è difficile immaginare che nei prossimi giorni si possa superare la soglia psicologica dei 50.
Domenico Galimberti