Apple compra in licenza da Arm la tecnologia relativa impiegata su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, Apple TV e HomePod, ma nonostante si tratti di uno dei suoi clienti di maggiori rilievo, i pagamenti che vengono percepiti dalla britannica sono meno del 5% delle entrate annuali dell’azienda.
Apple: meno di 30 centesimi per ogni chip pagato ad Arm
A riferire l’informazione è stata, nelle scorse ore, la redazione del The Information. In base a quanto riportato, il colosso di Cupertino paga una cifra fissa inferiore a 30 centesimi per ogni chip utilizzato nei suoi device, a prescindere dal numero di core di cui questo dispone.
SoftBank è il proprietario di Arm e nel 2017 il CEO dell’azienda riunì i dirigenti per spiegare loro che Apple pagava di più per il pezzo di plastica che veniva adoperato per proteggere gli schermi dei nuovi iPhone che per avere in licenza la proprietà intellettuale dell’azienda. I tentativi successivi di SoftBank di rinegoziare l’accordo di Arm con la “mela morsicata” per aumentare i tassi di royalty si sono rivelati fallimentari
Anche se è parecchio improbabile che Apple possa interrompere i suoi rapporti con Arm, pare comunque che la società abbia vagliato la possibilità di sfruttare una tecnologia open source concorrente per i suoi chip chiamata RISC-V.
Va ad ogni modo tenuto presente che l’attuale accordo di licenza di Apple con Arm è stato firmato a settembre scorso e, nonostante i tentativi di rinegoziare il tutto, si estende oltre il 2040, motivo per cui sino ad allora è cosa assai improbabile che possano verificarsi dei cambiamenti.