Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, ha avvisato Apple e Meta che le modalità scelte per rispettare il Digital Markets Act (DMA) non permettono agli utenti di avere più scelte e quindi vengono meno i vantaggi della legge. In base ai feedback ricevuti dalle parti interessate verrà deciso se avviare o meno un’indagine formale.
Primo avviso a Apple e Meta
Apple ha annunciato diverse novità per iOS, App Store e Safari. Una di esse, ovvero la Core Technology Fee, ha ricevuto numerose critiche dagli sviluppatori, in particolare da Epic Games e Spotify.
La nuova commissione di 0,50 euro deve essere pagata per ogni prima installazione annuale dell’app, indipendentemente dallo store usato per la distribuzione, se l’app supera un milione di istallazioni. Questo è stato il commento della Vestager durante l’intervista a Reuters:
Ci sono cose a cui siamo molto interessati, ad esempio, se la nuova struttura tariffaria di Apple non renderà di fatto in alcun modo attraente l’utilizzo dei vantaggi del DMA. Questo genere di cose è ciò su cui indagheremo.
La Commissario per la concorrenza ha parlato anche del modo in cui Apple scoraggia l’uso degli store alternativi su IOS:
Ritengo poco saggio affermare che i servizi non sono sicuri da usare perché ciò non ha nulla a che fare con il DMA.
Durante il workshop del 18 marzo, Apple ha dichiarato che tutte le modifiche (inclusa la Core Technology Fee) rispettano il DMA. Spotify e altre aziende hanno chiesto un immediato intervento della Commissione europea.
La Vestager ha parlato anche dell’abbonamento introdotto da Meta su Facebook e Instagram per evitare l’uso dei dati degli utenti a scopo pubblicitario.
Penso che ci siano molti modi diversi per monetizzare i servizi che offri. Perché una cosa sono le pubblicità molto mirate che si basano sui dati consumati. Un altro modo di mostrare la tua pubblicità è renderla contestuale. Quindi penso sia importante continuare la conversazione con Meta e valuteremo alla fine quale sarà la prossima mossa affinché rispettino il DMA.
Durante il workshop del 19 marzo, Meta ha proposto di ridurre il costo dell’abbonamento a 5,99 euro/mese.
Aggiornamento (23/03/2024): secondo Bloomberg, la Commissione europea potrebbe avviare un’indagine anche nei confronti di Google.