Il Patto per l’intelligenza artificiale dell’Unione europea, nome in codice AI Pact, un’iniziativa volontaria che mira a guidare le aziende nel rispetto della futura legislazione sull’AI, ha incontrato alcuni ostacoli iniziali.
Nonostante l’adesione di oltre 100 aziende, tra cui colossi del calibro di OpenAI, Samsung, Google, Amazon, e Microsoft, due player chiave del settore tecnologico, Apple e Meta, non hanno ancora firmato l’accordo e l’azienda di Zuckerberg ha già annunciato che non lo farà.
Apple e Meta si sfilano dal patto UE sull’AI
Qualche giorno fa, infatti, Meta ha dichiarato che non sottoscriverà gli impegni previsti dall’AI Pact, e quanto pare Apple la segue a rotta di collo. Questa scelta, naturalmente, potrebbe avere ripercussioni sulle funzionalità di intelligenza artificiale offerte nei loro servizi per gli utenti europei.
Obiettivi e principi del’AI Pact
Lanciato all’inizio del 2023, il Patto per l’intelligenza artificiale si propone di facilitare l’adeguamento delle aziende alla legge sull’intelligenza artificiale dell’UE prima della sua completa entrata in vigore nei prossimi anni. Aderendo volontariamente ai principi riguardanti la governance dei dati, la responsabilità e la formazione del personale, i firmatari sperano di ottenere un vantaggio competitivo nel contesto normativo europeo. Tuttavia, l’assenza di Apple e Meta dal tavolo delle trattative potrebbe limitare l’efficacia complessiva dell’iniziativa.
La posizione di Apple e Meta
Secondo quanto riportato da Politico, Apple ha dichiarato di collaborare direttamente con le autorità dell’UE, senza però aderire formalmente all’accordo. Meta, d’altra parte, mostra un atteggiamento tiepido nei confronti del Patto, nonostante un iniziale entusiasmo. La portavoce dell’azienda, Anna Kuprian, ha affermato che al momento Meta si sta concentrando sul lavoro di conformità all’AI Act, ma non esclude la possibilità di aderire al Patto in una fase successiva.
Possibili conseguenze per le big tech
La mancata adesione al quadro volontario potrebbe comportare per Apple e Meta ritardi nel lancio di nuovi prodotti e servizi di intelligenza artificiale in Europa o un controllo più rigoroso da parte delle autorità di regolamentazione.
Questo aspetto assume particolare rilevanza vista l’integrazione delle funzionalità di intelligenza artificiale (Apple Intelligence) prevista da Apple con i prossimi aggiornamenti dell’iPhone 16, e dell’eventuale espansione limitata di Meta AI, l’assistente virtuale dell’azienda. Inoltre, solleva il rischio di possibili violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.