Apple e Microsoft contestano il Digital Markets Act

Apple e Microsoft contestano il Digital Markets Act

Secondo Apple e Microsoft, iMessage e Bing non rientrano tra i servizi che dovranno rispettare gli obblighi previsti dal Digital Markets Act.
Apple e Microsoft contestano il Digital Markets Act
Secondo Apple e Microsoft, iMessage e Bing non rientrano tra i servizi che dovranno rispettare gli obblighi previsti dal Digital Markets Act.

Apple e Microsoft hanno chiesto alla Commissione europea di escludere Bing e iMessage dall’elenco dei servizi che dovranno rispettare il Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali). Entro domani verranno ufficialmente designati i cosiddetti gatekeeper. Simili contestazioni erano arrivate da Amazon e Zalando relativamente al Digital Services Act (Legge sui servizi digitali).

Apple e Microsoft vogliono l’esenzione

Secondo il Digital Markets Act (DMA) sono considerate gatekeeper le aziende che offrono servizi con almeno 45 milioni di utenti attivi al mese e hanno un fatturato annuo pari o superiore a 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi finanziari o capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo esercizio finanziario.

In base alle informazioni ricevute dalle aziende, all’inizio di luglio è stato pubblicato l’elenco di sette potenziali gatekeeper: Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta, Microsoft e Samsung. La designazione ufficiale avverrà entro il 6 settembre. A partire da questa data, le Big Tech interessate avranno sei mesi di tempo (quindi fino al 6 marzo 2024) per conformarsi ai requisiti della legge.

Microsoft ha chiesto alla Commissione europea di escludere Bing, in quanto il suo market share è molto basso (circa il 3%) e quindi non dovrebbe essere soggetto agli stessi obblighi di Google, ovvero offrire la possibilità di scegliere un motore di ricerca alternativo.

Apple ha invece chiesto l’esenzione per iMessage, in quanto non supera i 45 milioni di utenti attivi al mese e pertanto non dovrebbe rispettare l’obbligo dell’interoperabilità con altri servizi di messaggistica. Tuttavia, considerando che iMessage è integrato in iPhone, iPad e Mac, il numero di utenti stimato è superiore a un miliardo (Apple non fornisce dati ufficiali).

Come già avvenuto con Amazon e Zalando si prevedono vari scontri legali, ancora prima dell’applicazione del Digital Markets Act. Apple è sicuramente l’azienda che subirà le conseguenze peggiori, dato che dovrà consentire l’uso di app store alternativi e il sideloading delle app su iOS e iPadOS.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 set 2023
Link copiato negli appunti