Sempre più concentrata sui servizi in modo da rinnovare almeno in parte il proprio modello di business (anche come conseguenza a una contrazione degli utili legati alle vendite hardware e in particolare della linea iPhone), la mela morsicata sta valutando l’ipotesi di introdurre una formula di abbonamento che potremmo definire all-in-one per le proprie offerte dedicate allo streaming.
Apple Music e TV+: abbonamento all-in-one?
È l’indiscrezione comparsa oggi sulle pagine del Financial Times. La testata d’oltreoceano parla di trattative già avviate dal gruppo di Cupertino con i protagonisti dell’industria discografica al fine di arrivare a lanciare un pacchetto che unisce i brani e le playlist di Apple Music ai film e le serie di Apple TV+ (dal mese prossimo disponibile anche in Italia). La discussione sembra però non aver suscitato l’entusiasmo sperato: le major temono di veder precipitare i loro guadagni.
Le piattaforme di streaming sono oggi di importanza fondamentale per il settore musicale: se da una parte i profitti legati alla vendita del supporto fisico continuano a calare, sono sempre più coloro che scelgono di sottoscrivere un abbonamento a servizi come Spotify, Play Musica o lo stesso Apple Music.
Quel che il gruppo di Tim Cook sembra aver messo in cantiere è un’offerta dal prezzo mensile di 13 dollari circa a fronte del quale poter accedere senza alcun limite sia alla musica sia ai contenuti video. L’utente finale risparmierebbe così rispetto alla sottoscrizione separata dei due account premium (Apple Music a 9,99 dollari e Apple TV+ a 4,99 dollari), ma inevitabilmente diminuirebbero anche le entrate.
Non è ad ogni modo da escludere che un numero più elevato di iscritti potrebbe portare nelle casse di Apple e in quelle delle major nuovi introiti, anche a fronte di un margine ridotto per ogni abbonato. Da Cupertino non è giunto alcun commento alla voce di corridoio.