Apple ha annunciato l’interruzione del piano Apple Music Voice. Il piano che permetteva di ascoltare la musica solo quando si chiedeva a Siri di riprodurre alcuni brani sta per essere eliminato. Il principale ostacolo era Siri: l’unico modo per gestire la riproduzione musicale era tramite l’assistente vocale. Il piano Apple Music Voice, lanciato nel 2021, era poco convincente, visto che il normale abbonamento Apple Music offriva già il supporto a Siri e la possibilità di usare l’app Musica su iPhone, Mac e iPad.
Apple probabilmente puntava a competere con Amazon Echo e Alexa, pensando di replicare il successo con HomePod e Car Play. Ma chi ha mai usato Siri sa che era un’impresa impossibile. Siri è un disastro, per usare un termine gentile. Alexa e Google Assistant sono molto più efficaci di Siri, forse perché hanno accesso a una mole di dati maggiore per allenare la loro intelligenza artificiale.
Siri si basa sul Neural Engine di Apple e sull’apprendimento automatico sul dispositivo, per garantire la privacy, ma questo potrebbe essere il motivo per cui non è all’altezza degli altri. Senza raccogliere dati dagli utenti, non si può migliorare il servizio.
Bye Bye, Apple Music Voice
MacRumors ha riferito che l’azienda di Cupertino ha annunciato sul proprio sito web la fine di Apple Music Voice. Si tratta del piano più economico, che costava 4,99 euro, e che sarà interrotto da subito. Chi ha già sottoscritto Voice potrà continuare a godere del suo abbonamento fino alla scadenza dell’ultimo periodo di fatturazione.
La cancellazione di Apple Music Voice potrebbe spiegare perché Apple non ha alzato il prezzo del normale piano di Apple Music, mentre ha recentemente incrementato i costi dei servizi digitali Apple TV+, Arcade e News+.
La scomparsa di Apple Music Voice comporta un inconveniente: il piano successivo, a cui possono accedere la maggior parte degli utenti, ha un costo raddoppiato. Si tratta del piano Apple Music Individual, che ha un prezzo di 10,99 euro al mese. Apple propone anche altri due piani: il piano Apple Music Student, che costa 5,99 euro al mese, e il piano Apple Music Family, che ha un costo di 16,99 euro al mese, ma permette a 6 account di usare il servizio contemporaneamente.
Apple Music: un prezzo competitivo nel mercato della musica in streaming
Apple Music ha un costo di 10,99 euro al mese, ma non è l’unico servizio di musica in streaming a richiedere questa cifra. I suoi principali rivali hanno prezzi simili o anche superiori. YouTube Music, per esempio, ha un prezzo di 9,99 euro al mese e fa parte del pacchetto YouTube Premium, che costa 11,99 euro. Anche Spotify Premium ha un costo di 10,99 euro al mese. Amazon Music Unlimited, invece, costa 9,99 euro al mese. Amazon offre anche un piano per singolo dispositivo, valido per i dispositivi Echo e Fire TV, che ha un costo di 4,99 euro al mese.
Tra i servizi di musica in streaming, solo Spotify Premium offre una qualità audio superiore, 320 kbps, sia sulle app desktop che mobile, mentre sul web si ferma a 256 kbps. Gli altri servizi, Apple Music, YouTube Music e Amazon Music, hanno un bit rate massimo di 256 kbps. Ogni servizio ha però delle caratteristiche distintive. Apple Music, ad esempio, è molto curato, ha integrato il supporto per Apple Music Classical in un unico abbonamento e ha anche lanciato un’app dedicata per Android e iOS.