Per incoraggiare lo sviluppo del già florido mercato delle app iOS, per formare sviluppatori che sappiano affacciarvisi con le competenze necessarie ad alimentarlo di nuove idee e servizi, Apple ha scelto l’Italia per insediarsi con il primo Centro di Sviluppo App iOS europeo.
È Napoli la città che accoglierà il Centro di Sviluppo App iOS, ospitato in una “istituzione partner” presso la quale gli insegnanti riceveranno l’opportuno sostegno per impartire agli studenti la formazione, affiancati da partner disseminati sul territorio italiano che li supportino nel completamento dell’offerta formativa e del curriculum dei discenti. Per ora non è dato conoscere tempistiche e ulteriori dettagli: il premier Renzi, estemporaneamente nella conferenza stampa in mattinata a Palazzo Chigi, ha descritto il progetto come “una bella realtà di innovazione, di apps, credo circa seicento persone, se ho visto bene i numeri”. Cupertino si limita a riferire che “prevede di ampliare questo programma estendendolo ad altri paesi a livello mondiale”.
In 10,2 miliardi di euro Apple stima gli introiti a livello globale degli sviluppatori europei che si sono misurati con applicazioni iOS, in 1,2 milioni i lavoratori che orbitano intorno alla Mela in qualità di sviluppatori di applicazioni, ingegneri software, imprenditori e altre figure di formazione non tecnologica che si guadagnano da vivere con le app iOS. In Italia, spiega Cupertino, questi posti di lavoro si calcolano in 75mila, e “la comunità degli sviluppatori è vivace”.
Le potenzialità della app economy, come dimostrano i dati elaborati da soggetti terzi come App Annie e Flurry, sono enormi e in costante crescita, soprattutto grazie all’entusiasmo mostrato dai mercati emergenti e anche grazie alla fame di contenuti dimostrata dagli utenti e confermata dall’aumento degli acquisti in-app. “L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo”, spiega il CEO di Apple Tim Cook: l’incentivo ad una formazione che possa alimentare la creatività degli sviluppatori e lo sviluppo di servizi innovativi, del resto, rappresenta per Cupertino un’assicurazione sulle crescita del proprio fatturato. Solo nelle due settimane a cavallo di Natale sono stati spesi 1,1 miliardi di dollari in app e acquisti in-app: andranno ad alimentare gli oltre 40 miliardi di dollari pagati agli sviluppatori dal 2008 (oltre 1,3 miliardi solo nel 2015), ma contribuiranno altresì a rimpinguare le casse di Cupertino, che su ogni acquisto si ritaglia il 30 per cento.
Gaia Bottà