Secondo alcune indiscrezioni che circolano in queste ore Apple starebbe lavorando per rendere disponibile attraverso il suo aggregatore per iOS Apple News contenuti resi accessibili dai detentori dei diritti solo tramite abbonamento.
Apple News è l’app che ha sostituito NewsStand o Edicola, il precedente punto di raccolta delle app editoriali di iOS. A differenza di tale precedente modello, con Apple News Cupertino non si limita ad offrire una vetrina o una copertina alle app dei suoi partner, ma ospita direttamente i singoli contenuti, che gli utenti possono selezionare e gestire personalizzando la lista da consultare giornalmente.
Oltre a rincorrere il modello proposto dall’aggregatore di Mountain View Google News o, meglio, dell’app Flipboard (una tendenza da ultimo seguita anche da Microsoft che ha fatto il suo esordio su App Store con l’ app News Pro), si tratta per gli editori di una novità particolarmente interessante perché permette loro di mantenere il controllo sui contenuti aggirando gli adblocker che limitano la portata del modello di business basato sull’advertising: d’altra parte, come testimonia da ultimo uno studio redatto dalla società di ricerca Global Web Index , il 37 per cento degli utenti mobile hanno negli ultimi mesi adottato un sistema di blocco delle pubblicità , una percentuale affatto trascurabile per i detentori dei diritti, considerando i bassi margini dei ricavi dalle inserzioni e soprattutto la costante crescita di utilizzo di tali soluzioni.
Anche Apple, d’altra parte, nonostante il blocco ad ottobre per motivi di privacy di alcuni adblocker, con iOS 9 ha di fatto aperto le porte dell’adblocking sul suo ambiente mobile. Anche per questo gli editori stanno cercando nuovi modi per estendere la propria base di abbonati e da questo punto di vista la nuova vetrina di Apple potrebbe giocarsi le proprie carte: da un lato permetterebbe di mostrare contenuti esclusivi ad un pubblico altrimenti non raggiunto, un pubblico di 40 milioni di lettori, secondo quanto riferiva Apple ad Ottobre, dall’altro permetterebbe ai produttori dei contenuti di mantenere il controllo e al contempo di raccogliere dati sugli utenti.
Tramite Apple News, infatti, potranno essere offerti gratuitamente contenuti protetti da paywall (come fosse un assaggio della proposta dell’editore e come già sta facendo il Wall Street Journal ), oppure solo alcuni estratti dello stesso, dando al lettore la possibilità di abbonarsi.
Non è chiaro come avverrà tale processo (ovvero se in-app o reindirizzando alla pagina dell’editore) e soprattutto se Apple rivendicherà una percentuale sull’abbonamento sottoscritto tramite tale modalità: un’ipotesi che farebbe rientrare dalla finestra la rinuncia alla richiesta del 30 per cento sul costo di abbonamento sottoscritto che caratterizzava NewsStand.
Claudio Tamburrino