Apple News, una delle più attese novità per quanto riguarda le App fornite da sistema da Cupertino a partire dal nuovo iOS 9 , è stata presentata ufficialmente. Annunciato nel corso della WWDC 2015, la conferenza annuale degli sviluppatori di Apple, l’app di Cupertino ha attirato le attenzioni dei protagonisti del settore, degli editori e dei concorrenti diretti che dovranno vedersela con un nuovo concorrente.
Per il momento i commenti sono positivi, soprattutto perché l’app che andrà a sostituire , Newsstand o Edicola, non si è in passato dimostrata all’altezza della concorrenza e della richiesta del pubblico: così, anche diverse aziende che su questo prodotto si erano impegnate con degli investimenti accolgono ora con favore il cambiamento.
Rispetto a Newsstand, d’altra parte, Apple News non raccoglierà sotto un unico cappello le diverse app dedicate alle notizie, ma ospiterà direttamente i contenuti . Si tratterà, insomma, di un proprio e vero aggregatore in stile Google News che abbandonerà le strette forme di controllo sui contenuti dell’app precedentemente utilizzata , la richiesta del 30 per cento del costo di abbonamento sottoscritto in qualsiasi forma dagli utenti alle edizioni digitali e l’impossibilità di salvare attraverso Apple News contenuti non precedentemente caricati dagli editori.
Susan Prescott, Vice presidente Apple ai prodotti ed al marketing, ha parlato di “contenuti bellissimi dalle fonti migliori del mondo, personalizzate per ciascun utente”. Di fatto, l’anti-Google News o anti-Flipboard.
Curiosamente la sfida al servizio di Mountain View osteggiato dagli editori coincide con l’omologa scelta strategica di Facebook e dei suoi accordi con gli editori per Instant Articles. Oltre agli esperimenti dei giganti dela Rete, peraltro, il settore degli aggregatori appare particolarmente vivo grazie alle iniziative di diverse startup che stanno cercando di rappresentare un’alternativa fattibile a Google News. E mentre Big G continua ad andare avanti per la sua strada ed il social network in blu sembra puntare , con il suo servizio, basato su accordi specifici con gli editori, incentivati a condividere sulla piattaforma i contenuti promettendo la ripartizione degli introiti dell’advertising, Apple sembra guardare a Flipboard. Gli editori sembrano pronti a recepire la novità, a incamerare il cento per cento degli introiti e a condividere con Apple l’advertising, probabilmente anche con la prospettiva di scardinare il monopolio di Google, che sfrutta i loro contenuti senza promettere altro che traffico e visibilità.
Apple si discosta molto da NewsStand ed offre ora un software simile alla popolare app per l’aggregazione personalizzabile dagli utenti in un formato sfogliabile e navigabile via tap, con i contenuti che non dipendono solo dalle app sviluppate dai suoi partner come in Newsstand, ma che possono essere rintracciati anche online, al netto della volontà di Apple di imporre ancora il suo formato proprietario “Apple News”, stavolta solamente suggerito: Apple richiede ora agli editori di riformattare pagine web e riviste per ottenere una maggiore visibilità ed una migliore resa sui dispositivi con la Mela.
Apple News, al momento dell’accesso, chiede agli utenti di indicare argomenti e giornali di interesse (proprio come Flipboard) e l’app procede ad una prima aggregazione di feed di contenuti selezionati da Cupertino che possono essere sfogliati, personalizzati e arricchiti dagli utenti. Tutti gli articoli – come le altre app di feed reader – possono essere salvati con un segnalibro che ne posticipa la lettura.
Nonostante questa apertura, peraltro, Apple intende mantenere un certo controllo sui contenuti condivisi: agli editori è richiesto di iscriversi al suo portale News Publisher , attraverso cui si accettano le condizioni d’uso, si registra la propria rivista ed eventualmente si stipulano contratti per le proposte di advertising di Apple ed il suo formato proprietario di pubblicazione Apple News Format.
Claudio Tamburrino