È Tim Cook a salire sul palco dello Steve Jobs Theater di Cupertino per aprire l’evento di questa sera. Il focus è fin da subito sui servizi: il CEO della mela morsicata cita iCloud, Siri e Apple Music. La prima new entry, come previsto, è relativa ad Apple News+ per un impegno concreto di Cupertino nell’industria editoriale. E si tratta di un progetto nel quale Apple non intende dar vita soltanto ad un aggregatore, ma da quanto spiegato intende “sporcarsi le mani” per creare una sorta di rivista digitale che faccia da collettore di fonti importanti.
Apple News+
Apple News+ è stato finalmente svelato: notizie da fonti affidabili, curate da un team editoriale che rappresenta il “plus” di un servizio che intende scommettere sulla qualità. I contenuti pubblicati derivano da alcune tra oltre 300 redazioni accessibili mediante la sottoscrizione di un abbonamento mensile da 9,99 dollari, mediante gli schermi mobile di iPhone e iPad. A bordo tra gli altri Wired, The Hollywood Reporter, Wall Street Journal, Vulture, TechCrunch, CNBC, BBC News, The Cut e Los Angeles Times. Grazie alla funzionalità Family Sharing, l’account potrà essere condiviso con i familiari senza costi extra.
Sport, moda, cronaca, politica, intrattenimento: ce n’è per tutti. L’interfaccia è studiata in modo da semplificare l’accesso agli articoli, proponendo all’utente una serie di consigli e suggerimenti su cosa leggere, in base alle sue preferenze e ai suoi interessi.
Nulla è stato lasciato al caso in termini di user experience, con copertine animate, immagini e fotografie in alta risoluzione e un layout in grado di adattarsi automaticamente alle dimensioni del display, differenti su iPhone e iPad. La sensazione è che si intenda offrire, oltre alla qualità del contenuto, anche una esperienza piacevole e coinvolgente, così da garantire agli utenti la massima qualità nella ricerca dei propri contenuti preferiti.
In termini di sicurezza e privacy, Apple promette che News+ non condivide le abitudini di lettura con gli inserzionisti: una nota forse strumentale, ma utile a far capire come il gruppo intenda dissociarsi da forme di monetizzazione a cui soprattutto i social network hanno abituato la propria utenza. Il primo mese è gratis.
Il servizio è disponibile da oggi negli Stati Uniti e in Canada (in inglese e francese) per gli utenti iOS e macOS. Arriverà in Australia e in Europa, a partire dal Regno Unito, entro la fine dell’anno. Scarsi i dettagli fin qui trapelati circa i rapporti tra Apple e gli editori in partnership: con ogni probabilità la quota di accesso sarà condivisa con i fornitori di contenuti, creando così una partnership tra creatori e piattaforma che molto assomiglia ad un assist per quanti contestano il “modello Google” che sta portando all’approvazione di una riforma europea del copyright.
Apple News+, oltre che un nuovo servizio, potrebbe essere un nuovo modello. E per “nuovo” non si intende espressamente “il primo”: in questo caso c’è però la forza di un gruppo che ha dalla propria parte hardware, utenza, marketplace e quanto utile per dar corpo ad un grandissimo potenziale. E questo è in effetti per l’editoria qualcosa di nuovo.