iPad , il tanto chiacchierato – e sin qui inesistente oltre i rumor – tablet della premiata ditta di Cupertino, potrebbe riservare qualche sorpresa in quanto a schermo sensibile al tocco, riconoscimento testuale e attività similari. Il motivo è un brevetto scovato di recente che descrive un’applicazione per il trattamento degli input testuali. Un brevetto che tra l’altro dimostrerebbe come Apple non abbia abbandonato del tutto la “via della penna” dopo l’exploit di iPhone/iPod Touch.
La richiesta di brevetto , registrata all’USPTO il 19 luglio scorso, parla di un metodo per il riconoscimento della scrittura a mano – tramite apposita penna – nell’ordine di frasi complete invece che di lettere singole . Il tutto grazie all’utilizzo di un “gestore di inchiostro” programmato per riconoscere gli input testuali come insieme di parole, incaricato infine di passare il risultati all’engine di OCR vero e proprio.
L’autore del brevetto, Larry Yaeger, è un ex-ricercatore Apple attualmente impegnato come professore presso la Indiana University, già responsabile delle funzionalità di riconoscimento testuale integrate in Apple Newton e in Inkwell su Mac OS X. Per quanto riguarda l’implementazione in prodotti specifici come il succitato iPad, la richiesta all’USPTO non lascia intendere nulla di definito, limitandosi a prendere in considerazione la sola operazione di interpretazione digitale della scrittura a mano.
Scrittura che rappresenterebbe infine una sorta di viaggio a ritroso nella timeline di exploit tecnologici marcati Apple, che con il multitouch di iPhone/iPod non ha mancato di imporre una tendenza per quanto attiene ai canali di input.
Alfonso Maruccia