In seguito alla decisione della giudice Yvonne Gonzalez-Rogers, Epic Games ha disattivato il suo sistema di pagamento e pagato 6 milioni di dollari ad Apple. L’azienda di Cupertino ha tuttavia comunicato che non riporterà Fortnite su App Store. La software house ha pubblicato un post per evidenziare che Apple non ha mantenuto la promessa.
Tim Sweeney: Apple ha mentito!
La giudice ha stabilito che Apple non occupa una posizione di monopolio, ma deve consentire agli sviluppatori di inserire nelle app pulsanti e link esterni a sistemi di pagamento alternativi (l’ingiunzione avrà effetto entro 90 giorni). Epic Games ha presentato appello perché vuole dimostrare che Apple ostacola la concorrenza. Tuttavia, come si legge nell’email inviata da Tim Sweeney a Phil Schiller, la software house ha disattivato i pagamenti in-app e risarcito i danni, chiedendo la riattivazione dell’account sviluppatore.
Quest’ultimo è necessario per poter distribuire gli aggiornamenti di Fortnite su iOS e macOS. L’ufficio legale di Apple ha risposto che non riattiverà l’account sviluppatore fino all’ultimo grado di giudizio. Il CEO Tim Sweeney ha dichiarato che Apple non ha mantenuto la promessa fatta più volte, ovvero che Epic sarebbe ritornata su App Store se avesse accettato di “giocare secondo le stesse regole di tutti gli altri“.
Apple lied. Apple spent a year telling the world, the court, and the press they’d "welcome Epic’s return to the App Store if they agree to play by the same rules as everyone else". Epic agreed, and now Apple has reneged in another abuse of its monopoly power over a billion users.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) September 22, 2021
Secondo Sweeney, ciò dimostra l’ennesimo comportamento anticoncorrenziale di Apple e l’abuso della sua posizione dominante. Lo scontro tra le due aziende continuerà quindi per molto tempo, a meno che non ci sia un intervento legislativo o da parte delle varie autorità antitrust.