Apple non ha rispettato il Digital Markets Act (update)

Apple non ha rispettato il Digital Markets Act (update)

La Commissione europea ha accertato la violazione del Digital Markets Act da parte di Apple attraverso la clausola anti-steering per gli sviluppatori.
Apple non ha rispettato il Digital Markets Act (update)
La Commissione europea ha accertato la violazione del Digital Markets Act da parte di Apple attraverso la clausola anti-steering per gli sviluppatori.

Come anticipato da Margrethe Vestager, la Commissione europea ha confermato la violazione del Digital Markets Act (DMA) da parte di Apple. In base ai risultati preliminari dell’indagine avviata a fine marzo, l’azienda di Cupertino ha imposto una clausola anti-steering agli sviluppatori. È stata inoltre avviata un’altra indagine sulla famigerata Core Technology Fee e altre condizioni contrattuali.

Tre indagini avviate per Apple

In base al DMA, gli sviluppatori possono informare gli utenti che esistono alternative più economiche per l’acquisto di abbonamento o beni digitali all’esterno di App Store. Ciò deve avvenire gratuitamente con l’inserimento di link nelle app. La Commissione europea ha verificato che Apple non consente liberamente agli sviluppatori di indicare i prezzi o promuovere le offerte disponibili su canali di distribuzione alternativi.

L’azienda di Cupertino permette di inserire link al sito esterno nelle app, ma la procedura è soggetta a numerose restrizioni. Infine, la commissione chiesta da Apple è superiore a quella realmente necessaria. Ad esempio, gli sviluppatori devono pagare una commissione per ogni acquisto effettuato dagli utenti entro sette giorni dall’uso del link.

Apple può ora esercitare il suo diritto alla difesa, esaminando i documenti e replicando in forma scritta. Se i risultati preliminari verranno confermati (entro marzo 2025), l’azienda californiana dovrà apportare le necessarie modifiche per evitare una sanzione fino al 10% delle entrate globali annuali.

A fine marzo era stata avviata anche un’indagine su altre possibili violazioni, tra cui l’impossibilità di rimuovere le app preinstallate. La Commissione europea ha ora avviato un terza indagine sui nuovi termini contrattuali che devono essere accettati dagli sviluppatori in Europa.

In dettaglio, la Commissione esaminerà se la Core Technology Fee (0,50 euro per ogni prima installazione di app o app store alternativi), la procedura per installare app e app store alternativi, e i requisiti per poter offrire app store alternativi e distribuire app dal sito web rispettano il DMA.

Aggiornamento
Apple ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Negli ultimi mesi, Apple ha apportato una serie di modifiche per conformarsi al DMA in risposta al feedback degli sviluppatori e della Commissione europea. Siamo certi che il nostro piano sia conforme alla legge e stimiamo che oltre il 99% degli sviluppatori pagherebbe ad Apple commissioni uguali o inferiori in base ai nuovi termini commerciali che abbiamo creato. Tutti gli sviluppatori che operano nell’UE su App Store hanno l’opportunità di utilizzare le funzionalità che abbiamo introdotto, inclusa la possibilità di indirizzare gli utenti dell’app al sito web per completare gli acquisti ad un prezzo molto competitivo. Come abbiamo fatto abitualmente, continueremo ad ascoltare e a dialogare con la Commissione europea.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
24 giu 2024
Link copiato negli appunti