Milano – È una storia curiosa quella che vi stiamo per raccontare, ma mostra anche un nuovo approccio da parte di Apple: più gentile, ma con la solita inflessibilità a cui Cupertino ci ha abituato. Questa volta si parla di un semplice set di sticker per il nuovo store di iMessage disponibile con iOS 10 , che grazie a un’idea originale è arrivato in poche ore in cima alle classifiche di vendita: tanto velocemente di attirare l’attenzione della Mela, che ha diffidato il suo creatore dal proseguire sulla stessa strada.
Adam Howell ha creato il suo set di sticker per iMessage, Phoneys , più per scherzo che con reali ambizioni di business: una boutade per far uscire dalla tastiera dei propri contatti messaggi di affetto e apprezzamento a loro insaputa , semplicemente sovrapponendo uno sticker alle loro vere missive. Uno scherzo, appunto, nato per caso dopo qualche tweet e frutto di appena di un paio di serate di lavoro, piazzato con noncuranza in coda per l’approvazione sullo store creato da Apple dentro iOS 10.
Il primo a stupirsi per l’approvazione di Phoneys è stato lo stesso Howell, che riporta come anche la moglie sia rimasta perplessa davanti alla rapidità e alla semplicità con cui questo set è passato attraverso le maglie dei controlli di Apple. In poche ore, complice il passaparola e un paio di endorsement arrivati da prestigiose testate d’Oltreoceano, Phoneys però si è trasformato in un best seller: in cima alla classifica di vendita e a quella di profitto per quanto riguarda lo store di iMessage. Troppo bello per essere vero.
È ancora lo stesso Howell a raccontare come è andata a finire. La sera di venerdì arriva una telefonata di Bill in rappresentanza di Apple: Bill fa presente a Howell che Phoneys viola alcune regole dello store, tra cui il fatto che gli sticker non possono usare la font di sistema o i colori e le forme dei messaggi tipici dell’app di comunicazione di Cupertino . Howell ha davanti due strade: cambiare l’estetica di Phoneys entro sette giorni, finendo però per snaturare la natura burlesca del suo set, oppure finire bandito dallo store.
La conclusione raggiunta da Howell è che non intende cambiare Phoneys: è stata una bella esperienza, è stato bello finché è durata, ma cambiarne la premessa (ovvero la somiglianza spiccata coi messaggi originali di iMessage) rovinerebbe l’investimento fatto da chi ha acquistato a 99 centesimi il set . Apple ha mostrato una certa flessibilità nell’offrirgli la possibilità di modificare il set per continuare a restare nello store: ma Howell dice di non essere intenzionato ad approfittarne.
La gestione dei contenuti sugli store e nell’ecosistema di Apple è sempre stata molto attenta: già in passato Cupertino era intervenuta in modo deciso per arginare pratiche che riteneva in violazione delle linee guida e della morale da essa imposta per tutto quanto transita sugli schermi di iPhone e iPad, e in questo caso la questione pare riguardare proprio il concetto stesso di prendersi gioco degli utenti (seppure in modo scherzoso). Come detto, l’approccio scelto in questo caso è stato più morbido: ma all’ufficio legale della Mela hanno deciso che per questo tipo di situazioni la tolleranza resta fissata a zero.
Luca Annunziata