Apple, si mormora, avrebbe presentato a Motorola e Samsung una proposta di licenza per i suoi brevetti che ritiene impiegati, al momento illecitamente, nei dispositivi Android .
L’offerta non sembra di quelle irrinunciabili: in cambio della cessazione delle ostilità e della licenza sui brevetti finora contestati in tribunali, avrebbe chiesto una cifra compresa tra i 5 e i 15 dollari per ogni dispositivo Android , oppure una percentuale tra l’1 e il 2,5 per cento sul profitto di ogni dispositivo.
Non si può parlare di numeri più precisi perché si tratta ancora di un’indiscrezione, ma si avvicinano a quelli associati alle licenze che Microsoft ha fatto sottoscrivere a diversi produttori Android.
In ogni caso, sembra un’apertura al dialogo per trovare un accordo per chiudere l’annoso scontro brevettuale tra Apple e le due produttrici Android: un punto di partenza su cui aprire il confronto tra le parti. Un’offerta di pace che, come si conviene nell’arte della guerra, non può che venire nel momento migliore di Cupertino: quando le cause sembrano volgere a suo favore, grazie a delle sentenze (preliminari) favorevoli.
D’altra parte la mossa di Cupertino, può anche essere vista strategicamente come un segno di buona volontà da mostrare ai giudici alle prese con le diverse cause che la vedono contrapposta a Motorola e Samsung.
L’unica cosa certa è che diversi osservatori hanno notato nella presunta proposta di negoziazioni di Apple una sorta di tradimento delle memorie di Steve Jobs che nella biografia firmata Isaacson aveva parlato della volontà di annientare Android con ogni sua forza.
Claudio Tamburrino