In attesa di approvazione da parte di un giudice federale, l’accordo tra Apple e i suoi utenti iOS ha messo fine alla class action avviata dal genitore statunitense Garen Meguerian contro i meccanismi di acquisto in-app sui dispositivi mobile del gigante di Cupertino. Alla fine del 2011 – prima delle modifiche introdotte da iOS 4.3 nelle opzioni di parental control e protezione delle password – Meguerian aveva accusato la Mela di scarsa chiarezza sulla possibilità che le app free prevedessero comunque un esborso di denaro .
Nei dettagli del settlement agreement , l’azienda californiana si impegnerà a rimborsare gli utenti della class action, con buoni regalo da 5 dollari per tutti quei contenuti acquistati dai minori senza il consenso dei genitori .
Residente in Pennsylvania, Meguerian aveva perso oltre 200 dollari dopo gli acquisti in-app non autorizzati. In altre parole, i suoi figli si erano scatenati con il pulsante buy per acquisire moneta virtuale nei classici titoli del social gaming.
Per tutte quelle transazioni il cui valore risulti superiore ai 30 dollari, Apple si impegnerà a rimborsare l’intera cifra, ma solo con le singole cronologie d’acquisto fornite dagli utenti iOS. In altre parole, i genitori a stelle e strisce dovranno provare che i loro figli abbiano effettivamente completato i processi d’acquisto in-app senza aver precedentemente ottenuto la password per smanettare liberamente con i dispositivi della Mela.
Visti i tempi della giustizia federale, i rimborsi non potranno essere effettuati prima della fine di quest’anno o nel corso del 2014 .
Mauro Vecchio