Ericsson ha da tempo abbandonato il settore della telefonia mobile dedicato al mercato consumer, ma non per questo ha rinunciato a trarne guadagno: riceverà da Apple un corrispettivo per ogni iPhone e iPad venduto, secondo un accordo stragiudiziale con il quale si chiudono tutte le ostilità fra l’azienda svedese e Cupertino.
Sia in Europa (Regno Unito, Germania e Paesi Bassi) che negli USA (Texas e California) le due aziende si confrontavano da tempo in diversi contenziosi incentrati su un totale di 41 brevetti che definiscono standard tecnologici essenziali , come i titoli relativi a LTE , ma anche su altre tecnologie che non devono necessariamente essere concesse a condizioni FRAND (fair, reasonable, and non-discriminatory): Ericsson lamentava il mancato rinnovo delle licenze scadute lo scorso anno da parte di Apple, che avrebbe implementato queste tecnologie sui propri prodotti senza autorizzazione e senza corrispondere alcunché.
Il patto, annunciato ora da Ericsson, è stato negoziato fra le parti per suggellare la chiusura di ogni scontro a livello globale: simile a quello siglato ad inizio 2014 tra Ericsson e Samsung, si tratta di un accordo di cross-licensing della durata di 7 anni che investe i brevetti oggetto del contendere e tecnologie come GSM, UMT e LTE e impegna le due aziende a collaborare in diversi settori, fra cui lo sviluppo di tecnologie 5G, di ottimizzazione delle connessioni wireless, di gestione del traffico video.
Ericsson specifica che Apple le corrisponderà una somma iniziale e successivamente pagherà royalty proporzionate agli iPad e iPhone venduti: non è dato sapere a quanto ammonti la somma su cui le due aziende si sono accordate, ma Ericsson riferisce nel 2015 il proprio fatturato relativo alla proprietà intellettuale e ai suoi oltre 37mila brevetti dedicati alle tecnologie mobile si calcolerà tra i 13 e i 14 miliardi di corone svedesi (tra gli 1,4 e gli 1,5 miliardi di euro) anche in virtù del nuovo accordo, in netta crescita rispetto ai 9,9 miliardi di corone (poco più di 1 miliardo di euro) dello scorso anno. Gli analisti stimano che a Ericsson spetterà circa lo 0,5 per cento delle entrate che Apple collezionerà dalle vendite di iPhone e iPad.
Gaia Bottà