Che il business della mela morsicata stia mutando le proprie sembianze è fuori discussione: meno dispositivi, più servizi. L’ennesima dimostrazione nei numeri riportati in uno studio condotto da Bernstein secondo i quali da Apple Pay passa oggi circa il 5% delle transazioni effettuate con carte di credito a livello globale. Una quota che si prevede possa crescere fino al 10% entro il 2025, spostando inevitabilmente qualche equilibrio.
Apple Pay: un portafogli enorme
L’azienda di Cupertino genera utili trattenendo una commissione per ogni pagamento, sia quelli effettuati online o tramite app (ambito in cui si scontra con il gigante PayPal) sia quelli che avvengono invece in negozio, sfruttando la tecnologia NFC presente in dispositivi come iPhone o Apple Watch e facendo leva sui metodi di riconoscimento biometrico per autorizzare la spesa. Queste le parole di Harshita Rawat, analista Bernstein.
Ci sono molte ragioni per preoccuparsi che Apple possa tentare di disgregare l’ecosistema dei pagamenti.
Quello che per la mela morsicata costituisce un vantaggio competitivo, ovvero la possibilità di utilizzare l’NFC degli iPhone solo ed esclusivamente con Apple Pay (in via ufficiale per ragioni legate alla sicurezza), potrebbe però finire nel mirino delle autorità antitrust poiché da più parti ritenuta una limitazione dannosa per la concorrenza. In Germania c’è chi ha già chiesto di intervenire affinché il blocco venga rimosso.
Il ramo del gruppo attivo sul fronte dei servizi ha generato entrate per 12,7 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2019 con un incremento pari al 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare le soluzioni offerte nel territorio dei pagamenti (inclusa la Apple Card lanciata in partnership con la banca d’affari Goldman Sachs) hanno fatto registrare un’impennata, come confermato dal CEO Tim Cook in occasione di un recente incontro con gli analisti. Un trend positivo destinato a continuare, considerando la messa in campo di iniziative come quella che a partire dalla primavera nelle città cinesi di Shenzhen e Canton permetterà di ricorrere a Apple Pay anche per salire sui mezzi del trasporto pubblico.