La Commissione europea ha inviato una comunicazione ad Apple per segnalare l’abuso di posizione dominante nel mercato dei pagamenti contactless. L’azienda di Cupertino impedisce alle terzi parti di accedere al chip NFC per usare la funzionalità “tap and go”. La Vice Presidente Margrethe Vestager ha rilasciato una dichiarazione per spiegare la decisione, evidenziando che Apple Pay non rispetta il Digital Markets Act.
Apple rischia sanzioni miliardarie
Lo scontro tra Apple e la Commissione europea sui pagamenti mobile è iniziato a giugno 2020, quando è stata avviata un’indagine antitrust. I risultati preliminari hanno mostrato che l’azienda di Cupertino ha ristretto l’accesso al servizio Apple Pay. Secondo la Commissione, Apple ostacola la concorrenza perché stabilisce le “regole del gioco”, imponendo rigide condizioni agli sviluppatori di terze parti.
La comunicazione di oggi riguarda l’impossibilità di accedere al chip NFC degli iPhone per effettuare pagamenti contactless nei negozi fisici. Il comportamento dell’azienda di Cupertino limita le scelte degli utenti perché la funzionalità “tap and go” è un’esclusiva di Apple Pay. Apple afferma che ciò garantisce la sicurezza, ma la Commissione ha rilevato che l’accesso al chip NFC non comporta rischi maggiori.
Margrethe Vestager, Vice Presidente della Commissione e commissario per la concorrenza, ha ricordato che il Digital Markets Act avrà effetti diretti sui pagamenti digitali. I cosiddetti “gatekeeper” dovranno garantire l’interoperabilità dei loro servizi con hardware e software di terze parti. Quando la legge entrerà in vigore, le attuali limitazioni di Apple Pay verranno considerate illegali. Apple rischia quindi sanzioni che possono arrivare al 20% delle entrate globali, in caso di violazioni ripetute. Considerando l’ultima trimestrale sono quasi 20 miliardi di dollari.