Alla fine, qualcosa si è mosso. Apple ha rilasciato l’aggiornamento che risolverà il deficit prestazionale del nuovo MacBook Pro. Sotto la voce “Support” del sito ufficiale, infatti, si può leggere : “MacBook Pro EFI Firmware Update 1.7 risolve la questione sollevata da un piccolo gruppo di clienti che utilizzano drives basati sulla specifica SATA 3Gbps nel MacBook Pro lanciato a giugno 2009”.
La “questione” era stata evidenziata da alcuni utenti di MacRumors che avevano fatto notare alla Mela che il recentissimo modello Unibody incorporava un’interfaccia SATA 1.5 Gbps al posto di una più potente 3.0 Gbps. Fatto singolare dato che il vecchio MBP poteva contare sull’interfaccia SATA 3.0. Una vera regressione, dunque, che avrebbe compromesso le prestazioni dell’archivio di massa e ridotto notevolmente la velocità di trasferimento .
Ora tutto dovrebbe tornare alla normalità, anche se da Cupertino fanno intendere che qualcosa ancora potrebbe non andare. “Mentre questo aggiornamento permette ai drives di contare su ritmi di trasferimento più grandi di 1.5 Gbps – continua l’annuncio sul sito – Apple non ha certificato od offerto questi drives per i Mac notebooks ed il loro uso non è supportato”.
Al quartier generale della Mela c’è fermento. È di ieri la conferma che Steve Jobs è tornato al lavoro dopo i recenti interventi medici in seguito al suo tumore pancreatico. Gli impiegati di Cupertino l’hanno visto all’opera, ma ancora non è chiaro se il CEO dell’azienda statunitense sarà in grado di riprendere a pieno regime entro l’estate. Per adesso, di veloce dovrebbe esserci solo il MacBook. (M.V.)