Cupertino (USA) – All’inizio del suo terzo anno di vita, il software di editing e gestione delle foto di Apple giunge alla sua seconda major release. Aperture 2 , che ha come suo più diretto rivale l’altrettanto giovane Adobe Lightroom , introduce oltre un centinaio di nuove caratteristiche e, soprattutto, un motore di elaborazione delle immagini completamente nuovo.
Dedicato soprattutto ai fotografi professionisti, che in genere preferiscono lavorare su file RAW o TIFF, il nuovo Aperture include nuovi tool per l’elaborazione delle fotografie digitali che permettono, fra le altre cose, un miglior recupero delle alte luci, la possibilità di incrementare selettivamente la saturazione senza impattare negativamente sui toni della pelle, la definizione locale del contrasto, la rimozione rapida di difetti e macchie, l’aggiunta o l’eliminazione dell’effetto vignettatura e la possibilità di caricare direttamente il proprio portfolio sulla Web Gallery “.Mac”. Quest’ultima funzionalità consente di condividere le foto su web, iPhone, iPod touch e Apple TV.
Nonostante le funzionalità siano aumentate, Apple afferma di essere riuscita a semplificare l’interfaccia utente , rendendola più intuitiva e accessibile. Lo spazio disponibile su schermo è stato massimizzato grazie al cosiddetto heads up , un pannello che ora racchiude tutte le funzionalità e che permette agli utenti di scegliere fra la libreria, i metadati e i controlli per la correzione delle immagini da un unico tab inspector .
La vista All Projects , creata sul modello di quella Eventi di iPhoto, fornisce l’anteprima di una foto per ciascun progetto e include un nuovo browser che promette di velocizzare la visione e la navigazione tra le immagini.
Apple afferma che Aperture 2 migliora anche le prestazioni , rendendo più veloci operazioni come l’importazione, la navigazione e la ricerca fra grandi volumi di immagini. Le anteprime integrate permettono ai fotografi di assegnare titoli, parole chiave e rating alle foto quando vengono importate, mentre il nuovo motore di imaging permette loro di esportare le immagini in formato JPEG, TIFF, PNG o PSD senza interrompere il proprio lavoro.
La funzione Quick Preview permette agli utenti di navigare fra le immagini RAW in rapida successione senza dover aspettare che i file vengano caricati, mentre il database della libreria Aperture è stato riprogettato per velocizzare il passaggio da un progetto ad un altro e per fornire risultati della ricerca “quasi istantanei”, questo “anche quando si lavora su librerie estremamente grandi con oltre 500.000 immagini”, dice la casa della Mela.
Aperture 2 costa 199 euro nella versione standard e 99 euro in quella aggiornamento: un prezzo sensibilmente inferiore rispetto ai 319 euro della precedente release 1.5 ed ai 299 euro di Lightroom.