Mark Gurman, noto giornalista di Bloomberg, ha svelato la strategia di Apple per incrementare i profitti. Considerata la lentezza delle innovazioni hardware, l’azienda di Cupertino avrebbe deciso di puntare maggiormente sul software e sull’intelligenza artificiale. Probabile quindi che le funzionalità più avanzate di Apple Intelligence possano richiedere la sottoscrizione di un abbonamento.
Apple Intelligence+ in arrivo?
Come evidenzia Gurman, Apple ha ottenuto importanti successi con le innovazioni hardware e il design. I consumatori hanno quindi acquistato i nuovi dispositivi per accedere alle ultime novità. Da alcuni anni però il numero di innovazioni è diminuito. Ad esempio, l’iPhone 15 Pro ha un telaio in titanio, ma il design è simile a quello dell’iPhone 12.
Il Watch Ultra di terza generazione è quasi identico all’originale, mentre il MacBook Pro non è cambiato molto dal 2021. L’unica novità è rappresentata dall’iPad Pro (chip M4 e spessore ridotto). Apple vuole inoltre aumentare la longevità dei dispositivi e quindi limitare la cosiddetta obsolescenza programmata.
Come dimostrano i risultati finanziari, le vendite sono diminuite in cinque degli ultimi sei trimestri. Apple punterà allora su software e intelligenza artificiale. I nuovi iPhone 16 integreranno chip più potenti che verranno sfruttati da Apple Intelligence (non in Europa). I consumatori saranno “obbligati” ad acquistare i prossimi smartphone se vogliono accedere alle funzionalità IA più avanzate. Lo stesso discorso vale per iPad e Mac.
In pratica, l’azienda di Cupertino userà l’IA generativa come traino per le vendite. Le funzionalità di Apple Intelligence saranno inizialmente gratuite. Molte novità arriveranno nel 2025 (anche sul Vision Pro). Ad un certo punto, quelle extra potrebbero essere disponibili solo con un abbonamento Plus. Un aumento dei profitti deriverà anche dalle commissioni in-app, quando gli utenti sottoscriveranno i servizi di terze parte, come ChatGPT Plus.