È ancora una volta Mark Gurman di Bloomberg a fornire indicazioni concrete sulle caratteristiche di un prodotto di punta in arrivo nel catalogo della mela morsicata: tocca ad Apple Reality Pro. Si tratta del visore che il gruppo di Cupertino avrebbe intenzione di lanciare già entro la primavera. Stando alle voci di corridoio, potrà essere utilizzato senza impugnare alcun controller.
Tutto ciò che sappiamo su Apple Reality Pro
Va precisato che, quanto riportato, è frutto di un’indiscrezione e non di un annuncio ufficiale. A partire dal nome, che andrebbe comunque a confermare i rumor già circolati in estate. Per quanto riguarda il costo, la commercializzazione potrebbe avvenire a un prezzo di 3.000 dollari, come ipotizzato anche nelle scorse settimane.
Una spesa di certo non indifferente, ma che Apple giustificherebbe con il concentrato di tecnologia racchiuso nel prodotto. Tra le specifiche tecniche troverebbero posto un sistema avanzato per tracciare il movimento delle mani attraverso l’impiego di diverse videocamere esterne (così da sollevare dall’obbligo di utilizzare controller esterni), sensori interni per fare altrettanto con gli occhi (in modo da capire in che direzione si sta guardando) e la possibilità di eseguire il mirroring del display di un computer Mac all’interno del visore.
Un visore, due modalità: VR e AR
A questo si aggiungerebbe la possibilità di passare dalla modalità VR a quella AR semplicemente agendo su uno switch. In altre parole, dalla realtà aumentata a quella virtuale, e viceversa. L’obiettivo è fornire un’esperienza totalmente immersiva e, all’occorrenza, poter avere cognizione di quanto avviene nell’ambiente circostante osservandolo direttamente, pur senza togliere il dispositivo dalla testa.
Per quanto riguarda le funzionalità, la principale destinazione d’uso immaginata da Apple è quella relativa a collaborazione e comunicazione. Ci sarà ad esempio la possibilità di intrattenere conversazioni FaceTime con avatar riprodotti in modo realistico (e non dall’aspetto cartoonesco). Oltre a questo, la visione condivisa di un filmato e, come già detto, l’interazione con i computer Mac. Indossando gli auricolari AirPods si potrà inoltre beneficiare dell’audio spaziale.
Batteria esterna, come Magic Leap
In termini di autonomia, secondo Gurman sarà possibile arrivare a circa due ore con una sola ricarica, adottando un approccio simile a quello di Magic Leap. Al fine di mantenere il visore leggero, dovrà essere collegato via cavo a una batteria esterna da tenere in tasca, dalle dimensioni paragonabili a quelle di due iPhone 14 Pro Max posizionati uno sopra l’altro.
La corposa anticipazione di Bloomberg conferma di fatto molto di quanto ipotizzato nei mesi scorsi, aggiungendo che la previsione dell’azienda è quella di arrivare a venderne un milione di unità entro il primo anno di commercializzazione. Già pianificata anche la realizzazione di un modello più economico, destinato a un pubblico più ampio. Non si attenda però l’arrivo di una versione alla portata di tutte le tasche: difficilmente si scenderà sotto i 1.500 dollari.