Apple ha annunciato l’apertura di tre nuovi ambiti di ricerca con la propria app dedicata Apple Research: la salute delle donne, l’udito degli utenti ed uno studio di massa sul cuore.
Apple Research è un’app che, su base volontaria, consente agli utenti di offrire i propri dati a beneficio della ricerca scientifica. I ricercatori, una volta avviato un progetto approvato da Apple, hanno la possibilità di attingere ai dati utili alla ricerca (su base anonima) per avere facilmente ed in breve tempo a disposizione un altissimo numero di informazioni sulle quali applicare le proprie teorie.
Apple Research, tre studi avviati
Sono ora stati avviati da Apple Research tre nuovi progetti di studio che ambiscono a raccogliere quanti più apporti volontari possibile:
- uno studio di lungo periodo sulla salute delle donne, sforzo che si focalizza sul ciclo mestruale e sulle condizioni ginecologiche, con focus particolare su sindrome dell’ovaio policistico, infertilità, osteoporosi e altro ancora;
- uno studio sul cuore, sui problemi cardiovascolari e sui movimenti, cercando migliori correlazioni al fine di promuovere abitudini e pratiche utili al mantenimento di un valido stato di forma e di salute;
- uno studio sull’udito, cercando correlazioni con l’impatto quotidiano al rumore per capire le correlazioni esatte tra la capacità dell’apparato uditivo e le situazioni di stress a cui possa essere sottoposto.
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Apple spiega in particolare come lo studio sulla salute delle donne sia di particolare interesse poiché costruito su una base di tester senza precedenti (si stima che potrebbero arrivare a centinaia di migliaia di utenti contemporaneamente), con un impatto potenziale che coinvolge oltre metà della popolazione mondiale. Molte le Università e gli enti di ricerca coinvolti, il che ben esplica l’importanza del progetto. In questi ambiti Apple Research può esprimere al meglio le proprie potenzialità, presentandosi come una piattaforma di raccolta dati soprattutto grazie ai sensori di Apple Watch ed al fatto che un dispositivo come uno smartwatch è in grado di carpire e consegnare ai ricercatori un flusso di dati continuo e affidabile.