Durante il workshop organizzato dalla Commissione europea, Apple ha respinto le critiche sulle modifiche introdotte per rispettare il Digital Markets Act (DMA). L’avvocato dell’azienda di Cupertino (Kyle Andeer) ha risposto alle domande dei presenti, spiegando i motivi delle scelte relative a iOS, App Store e Safari.
Apple ha rispettato il DMA
Il DMA è applicabile dal 7 marzo 2024. Apple ha annunciato una serie di cambiamenti per iOS, App Store e Safari a fine gennaio che gli utenti europei hanno trovato in iOS 17.4. L’azienda californiana permette di installare store alternativi e usare un sistema di pagamento di terze parti. I browser possono usare un motore di rendering diverso da WebKit e gli utenti vedranno una schermata di scelta al primo avvio di Safari, dopo l’installazione dell’aggiornamento.
La Commissione europea ha organizzato un workshop per consentire alle parti interessate (sviluppatori, aziende e concorrenti) di chiedere informazioni ad Apple e fornire suggerimenti. Durante l’incontro di ieri, l’avvocato Kyle Andeer ha dichiarato che tutte le modifiche introdotte rispettano la legge.
Le critiche maggiori riguardano la famigerata Core Technology Fee che deve essere pagata indipendentemente dallo store (Apple o alternativo), se gli sviluppatori accettano le nuove regole per il mercato europeo. Questa commissione è prevista anche per le app gratuite (Spotify ha usato il termine “estorsione”). Se l’app ottiene una grande successo, lo sviluppatore dovrà pagare milioni di euro ad Apple.
L’avvocato ha dichiarato che la Core Technology Fee rispetta tutte le disposizioni del DMA. La trascrizione del workshop è disponibile su GitHub.
Nel corso dei prossimi giorni sono previsti workshop con la partecipazione di Meta, Amazon, Alphabet (Google), ByteDance (TikTok) e Microsoft, ovvero gli altri cinque gatekeeper che devono rispettare la legge.