Sono arrivate innanzitutto le quasi scuse di Steve Jobs in persona, nel messaggio di risposta ad un utente che aveva espresso il proprio dubbio sul recente rifiuto da parte di Apple dell’applicazione per iPhone NewsToons . “È stato un errore a cui stiamo riparando”, avrebbe sentenziato il CEO della Mela con la sua proverbiale eloquenza.
Apple ha quindi contattato Mark Fiore, il cartoonist statunitense fresco di premio Pulitzer per le sue brillanti vignette satiriche. L’azienda di Cupertino rivedrà il suo giudizio sull’app NewsToons , inviata dallo stesso Fiore a dicembre affinché venisse inclusa nell’App Store di iPhone.
Speranza vana: il cartoonist aveva ricevuto una lettera da parte della Mela, in cui veniva spiegato che l’app in questione mettesse in ridicolo alcune figure pubbliche, come ad esempio quella del Presidente statunitense Barack Obama. In particolare, NewsToons risultava in violazione dell’ iPhone Developer Program License Agreement , in quanto potenzialmente diffamatoria .
Alla notizia del ripensamento di Apple, Fiore ha dichiarato di sentirsi quasi colpevole, destinatario di un trattamento preferenziale . “Sembra che debba sentirsi il fetore perché qualcosa riceva l’approvazione politica – ha sottolineato il cartoonist – Una persona praticamente sconosciuta con una grande app satirica in mano non avrebbe possibilità di farla passare”.
Intanto, la polemica sembra essere scoppiata, a partire da un articolo apparso sul sito ufficiale di Columbia Journalism Review . “iPad è certamente una delle opportunità più elettrizzanti per i media – ha scritto Ryan Chittum – ma se la stampa cede il suo status di gatekeeper sui contenuti, anche solo nominalmente, fa un grosso errore. A meno che Apple non offra esplicitamente il controllo totale sulla pubblicazione, i vari media dovrebbero ritirare le proprie app in segno di protesta”.
Mauro Vecchio