Avvicinandosi alla Giornata della Terra (22 aprile), Apple ha annunciato la messa in campo di un’iniziativa finalizzata a ridurre l’impatto sull’ambiente legato alla commercializzazione degli iPhone: quadruplicato il numero di punti vendita statunitensi ai quali gli utenti possono rivolgersi in modo da restituire un telefono al termine del suo ciclo vitale, così che possa essere riciclato.
Apple: Daisy e il riciclo degli iPhone
A disassemblare i dispositivi è Daisy, il robot messo a punto dal gruppo di Cupertino appositamente per questo compito. Lo fa sia per quelli restituiti in un qualsiasi Apple Store o attraverso il programma Trade In sia per le unità riconsegnate agli store di terze parti: quelli di Best Buy negli USA e quelli di KPN nei Paesi Bassi.
Facendo riferimento alle statistiche condivise, la mela morsicata ha finora ricevuto quasi un milione di device destinati al riciclo. Daisy è in grado di smontarne fino a 1,2 milioni ogni anno, lavorando su 15 modelli diversi con un ritmo pari a 200 pezzi ogni ora. Nel 2018 l’azienda ha ricondizionato complessivamente 7,8 milioni di prodotti, reimmettendoli poi sul mercato ed evitando così di generare 48.000 tonnellate di rifiuti elettronici altrimenti destinati alle discariche. Queste le parole di Lisa Jackson, Vice President della divisione Environment, Policy and Social Initiatives di Apple.
Il riciclo responsabile deve diventare una componente importante della filiera dell’elettronica e Apple sta percorrendo una nuova strada che aiuterà il settore a fare passi avanti in questo senso. Ci impegniamo a progettare prodotti che i nostri clienti potranno usare per molto tempo. Quando è ora di riciclarli, speriamo che la comodità e i vantaggi dei nostri programmi incoraggino tutti a portarci i loro vecchi dispositivi.
Il recupero dei materiali
Il robot recupera, tra gli altri materiali, anche il cobalto da impiegare nuovamente nella produzione delle batterie. Anche lo stagno utilizzato per le schede logiche di 11 dispositivi proviene dal riciclo, così come l’alluminio che compone al 100% la lega ideata da Apple per la scocca delle linee MacBook Air e Mac.
L’impegno dell’azienda su questo fronte si intensifica inoltre con l’apertura del Material Recovery Lab di Austin (Texas) in cui verranno studiati nuovi processi di disassemblaggio, smistamento e triturazione da implementare poi nel ciclo produttivo. Online anche la versione 2019 dell’Environmental Responsibility Report che riassume le iniziative messe in campo nel corso 2018 così come i risultati raggiunti.