L’accordo era stato annunciato all’inizio di questa settimana, ufficializzato subito dopo con un post di buon anno sul blog di Quattro Wireless, azienda che opera nel business dell’ advertising mobile . Apple ha rilevato l’azienda di Waltham, Massachusetts per la cifra di 275 milioni di dollari (quasi 192 milioni di euro).
“Insieme ad Apple, non vediamo l’ora di sviluppare nuove elettrizzanti opportunità che arrecheranno grandi benefici ai nostri clienti”. Così le attese future del CEO di Quattro Wireless Andrew Miller, nominato dalla Mela nuovo vicepresidente del mobile advertising . Alcune fonti hanno parlato di un prezzo iniziale di circa 400 milioni di dollari, poi sceso ai 275 milioni che sembrano aver battuto la concorrenza di Microsoft.
Di concorrenza si è appunto parlato, specie di quella tra Cupertino e Google nella corsa alla pubblicità globale nell’ambito mobile . A novembre , BigG aveva ufficializzato un accordo per assicurarsi la rete pubblicitaria AdMob, per l’imponente cifra di 750 milioni di dollari (quasi 522 milioni di euro). Mountain View pare che in quell’occasione abbia battuto la concorrenza proprio di Apple , fortemente interessata alla società con base in California.
La Federal Trade Commission (FTC) non ci ha infatti visto chiaro, aprendo un’inchiesta dato il sospetto che il CEO di Google Eric Schmidt possa essere stato a conoscenza delle strategie di Cupertino dopo aver abbandonato il suo consiglio d’amministrazione. Sospetti a parte, sembra che Apple e Google stiano posizionando le proprie pedine sulla scacchiera della pubblicità su dispositivi mobile , data la competizione portata avanti anche a colpi di smartphone.
Qualcuno ha inoltre sottolineato come già Cupertino avesse soffiato i servizi di streaming di Lala proprio sotto il naso di Google, in risposta alla decisiva controfferta di Mountain View per l’acquisizione di AdMob. La stessa BigG ha recentemente annunciato l’introduzione di un sistema chiamato click-to-call , con cui gli utenti potranno contattare un’azienda con un semplice click sul banner pubblicitario. La battaglia sul campo del mobile si prepara ai suoi giorni più intensi.
Mauro Vecchio