Uno scambio di mail e battute tra un giornalista di Fox News e Apple ha svelato alcuni indizi che possono aiutare a capire cosa è lecito aspettarsi al prossimo evento che la Mela di Cupertino terrà presso lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco, il prossimo 27 gennaio. Si parla di tablet, iLife e iPhone OS.
Il programma, secondo Fox News , si basa quindi sui tre punti che gli esperti vedono in qualche modo collegati l’un l’altro: il tanto vociferato iSlate dovrebbe fare la sua comparsa ufficiale dopo anni di rumors, e la presentazione della nuova versione della suite iLife confermerebbe i tanto chiacchierati sforzi di Apple per la realizzazione di un device simile . Sul fronte iPhone, che non è poi così distante da quello del tablet, non dovrebbero esserci invece grosse sorprese: niente modello 4G per ora ma solo la nuova release del sistema operativo del melafonino, iPhone OS 4.0 .
Nonostante possa risultare inverosimile, visti i precedenti, che l’evento possa seguire pedissequamente il programma citato da Fox News , l’accostamento di questi tre prodotti, insieme a quella che è stata definita dagli stessi uomini Apple come “una fuga controllata di notizie”, avrebbe un suo senso: il futuro tablet necessiterà di una serie di applicativi, e secondo gli addetti ai lavori iLife si presterebbe perfettamente per questo compito. La versione 4.0 di iPhone OS si collocherebbe invece in un duplice contesto, che la vede sia come prodroma del nuovo melafonino che come possibile base per lo sviluppo del firmware di iSlate.
Proprio su iSlate convergerebbero i piani di Cupertino per il 2010. Il tablet di Apple si andrebbe a collocare nello stesso spazio di azione di tanti altri modelli di ereader che hanno visto la luce negli ultimi mesi del 2009. Da qui il bisogno di stringere accordi con gli editori per aumentare l’appetibilità del prodotto . Stando a quanto emerso finora, sarebbe in corso una trattativa tra Apple e la casa editrice HarperCollins per mettere a disposizione il catalogo ebook di quest’ultima su iSlate.
Pochi e non confermati i dettagli dei colloqui fra i due soggetti: AppleInsider riporta un prezzo pari a 9,99 dollari per l’acquisto di un bestseller ma non va oltre. Non viene chiarito neanche se verrà utilizzato iTunes Store, il canale preferenziale per gli acquisti di musica e applicazioni, o se verrà creato un circuito ad hoc per i libri digitali.
Ad alimentare le voci che vedono Apple indaffarata a cercare partnership editoriali, per accompagnare il suo tablet, potrebbero aggiungersi alcune speculazioni piuttosto fondate circa la possibilità che il New York Times possa iniziare a richiedere l’obolo per fruire delle sue news da dispositivi mobili. L’ applicazione attualmente disponibile per iPhone, quindi, potrebbe presto cambiare conformazione.
Oltre a sondare nuovi spazi di azione, secondo gli analisti Apple dovrebbe continuare a investire sul suo App Store che nel medio termine dovrebbe diventare una ancora più ingente fonte di introiti. Alcune proiezioni per il 2010 riferiscono infatti di 6,8 miliardi di dollari di ricavi totali: estendendo invece lo studio al 2013, quando la penetrazione di iPhone (o iSlate) raggiungerà un livello maggiore, si presume che a Cupertino scorrerà un fiume di denaro derivante dai soli proventi di App Store: 29,5 miliardi di dollari.
Giorgio Pontico