Se venisse confermato, accadrebbe per la prima volta: il prezzo pagato da Apple per avere sulla propria piattaforma di vendita i film in contemporanea all’uscita in DVD sarà dover vendere sottocosto . Per ogni film in prima visione Apple intascherà dall’acquirente 14,99 dollari, contro i 16 che dovrà versare alla major hollywoodiana di turno: un dollaro che vuol dire poco o vuol dire tanto , ma che segna quasi sicuramente l’inizio di un nuovo mercato nell’intrattenimento domestico.
L’accordo siglato la scorso venerdì con 20th Century Fox, Walt Disney Studios, Paramount Pictures, Universal Studios Home Entertainment, Sony Pictures Entertainment, Lionsgate, Image Entertainment e First Look Studios dovrebbe, nelle intenzioni di Jobs, rimescolare le carte: rendendo disponibile da subito l’acquisto dei film, in contemporanea all’uscita nei negozi, i consumatori potrebbero iniziare ad utilizzare sempre più spesso iTunes per le proprie spese. All’appello manca solo MGM, che per la rete sembra abbia altri programmi, ma che in caso di successo clamoroso di iTunes potrebbe sempre tornare sui suoi passi.
Acquistare un film nella stessa qualità del DVD senza dover uscire di casa, scaricarlo ed iniziare a vederlo in pochi minuti: non si tratta di una prima assoluta per questo modello di business, ma la popolarità di iTunes potrebbe fare la differenza . Se l’affare dovesse guadagnare importanza e i volumi dovessero crescere, per Apple diventerebbe molto più facile rinegoziare condizioni più agevoli: nell’acquisto online sparisce la necessità della stampa del supporto, e i profitti per le major salgono drasticamente dal 20-30 al 60-70 per cento . E al diavolo la guerra sui formati .
Fino ad oggi Steve Jobs, però, ne aveva fatto quasi un punto d’onore: con iTunes si fanno soldi o al massimo si va in pareggio, non bisogna rimetterci neppure un nichelino. Invece, sembrerebbe proprio che in questo caso Apple sia stata costretta ad accettare condizioni economiche difficili, pur di competere e rilanciare il proprio maxi-store di contenuti audio e video. Sebbene la sezione musicale, infatti, continui a mietere un record dopo l’altro, a Cupertino vige il massimo riserbo sui numeri del settore video: una situazione che ha condotto gli analisti a ritenere che fino ad oggi, tra vendita e noleggi, Apple non abbia ottenuto il successo sperato.
Nel complesso, quindi, a Cupertino tentano di fare le cose in grande : hanno AppleTV che è un vero e proprio set-top-box che consente il noleggio, e ora anche l’acquisto, dei film in contemporanea ai negozi fisici. Hanno iTunes e l’intero ecosistema iPod+iPhone per la vendita e la fruizione di contenuti audio e video a casa e in movimento . Non resta che sperare di riuscire a replicare il successo ottenuto nel campo musicale anche nel video, sperando che i vari Hulu e Comes with Music non guastino la festa.
Luca Annunziata