Forse spinto da un entusiasmo eccessivo, a inizio giugno Tim Cook si è rivolto ai dipendenti Apple con una lettera, chiedendo loro di fissare il rientro in ufficio per il mese di settembre. Ora, complice il moltiplicarsi dei casi di contagio riconducibili alla variante Delta, la pandemia da COVID-19 torna a far paura: slitta dunque il ritorno alla scrivania aziendale per i collaboratori del gruppo di Cupertino, almeno per un mese, fino a ottobre. A renderlo noto è stata la redazione di Bloomberg, ma al momento non sono giunte conferme ufficiali.
Gli uffici Apple rimarranno vuoti, almeno fino a ottobre
Le modalità del rientro fissate dalla mela morsicata prevedono tre giorni alla settimana da trascorrere in ufficio e due da casa, in smart working. Una formula che non è piaciuta a tutti i dipendenti, molti dei quali inclini a proseguire full time con la collaborazione da remoto. Per i piani altri, interagire in presenza è però essenziale. Restando in tema, da metà giugno in tutti gli Apple Store statunitensi è possibile girare tra gli scaffali senza indossare la mascherina.
Diverso l’approccio adottato da altri big del mondo tecnologico per lo scenario post-pandemia. Secondo Google, il 20% circa della forza lavoro non rientrerà più in ufficio, per Facebook accadrà al 50% circa dei dipendenti entro i prossimi cinque o dieci anni, mentre Microsoft punta tutto sul concetto di lavoro ibrido. Twitter concederà invece una maggiore libertà di scelta ai collaboratori.