Inconsapevolmente Apple avrebbe anticipato una futura funzionalità dell’iPhone 8 relativa al riconoscimento facciale . I rumors arrivano da un’analisi del firmware del nuovo assistente personale fisico firmato Apple, l’ HomePod , finito accidentalmente in rete la scorsa settimana. Al suo interno sarebbe contenuto del codice che richiama in alcune occasioni “Pearl”, il nome in codice con cui Cupertino cela per l’appunto il progetto relativo al riconoscimento facciale dei suoi futuri dispositivi. Manca una conferma ufficiale, ma secondo il team di iHelp BR e Igen (tra i primi a mettere le mani al firmware dopo la sua diffusione per errore circa una settimana fa), le stringhe “AXRestingPearlUnlock” e “com.apple.accessibility.resting.pearl.unlock” altro non sarebbero che conferme. Vi sarebbe anche un video diffuso via Twitter dallo sviluppatore Guilherme Rambo, che non lascerebbe dubbi.
For the curious ones out there: this is the animation where that D22 glyph is used pic.twitter.com/02KuEU974D
– Guilherme Rambo (@_inside) 6 agosto 2017
Lo scorso mese, Bloomberg aveva appreso da una fonte vicina all’azienda (che finora non ha rilasciato alcun commento ufficiale) l’interessamento allo sviluppo del riconoscimento facciale 3D da utilizzare in sostituzione alla lettura dell’impronta digitale per sbloccare il telefono. Un’autenticazione biometrica che sarebbe in grado di funzionare in tempi di pochi millisecondi e anche senza la necessità di interagire fisicamente con il dispositivo. Questa tecnologia dovrebbe essere più precisa e sicura dell’impronta digitale e utile per spingere le nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale a bordo del nuovo iPhone , come ad esempio l’interazione vocale con una nuova Siri , più intelligente dell’attuale e in grado di interpretare meglio le richieste dell’utente. E non ultimo dare la giusta spinta al sistema di pagamento elettronico Apple Pay , come lasciano intuire alcune immagini apparse in rete.
La battaglia commerciale effettivamente si gioca proprio sul fronte delle nuove opportunità per l’utente (e di business per l’azienda), ma solo garantendo le opportune misure di sicurezza di una tecnologia che promette di rivoluzionare il rapporto con lo smartphone. Apple non è infatti la prima a introdurre il riconoscimento facciale come sistema di sblocco sicuro del telefono. Lo ha già fatto ad esempio Samsung con il suo Galaxy S8 , ma in questo caso con gravi lacune, visto che alcuni hacker sono riusciti a prendersi gioco del sistema , sbloccando il telefono con foto del volto del presunto proprietario (il sistema di cui è dotato il Galaxy S8 è infatti “solo” 2D).
Il nuovo sistema di riconoscimento di Apple, a differenza di Samsung, avrebbe dalla sua parte un elevatissimo grado di sicurezza oltre che di comodità. Oltre ad analizzare la profondità e un numero più consistente di punto dovrebbe funzionare anche con il viso posto ad un’angolatura non perfettamente simmetrica (ad esempio lo smartphone dovrebbe riuscire a sbloccarsi anche se posizionato su un tavolo e l’utente dovesse “guardarlo” dall’alto).
Dall’analisi del firmware sono emersi anche elementi che porterebbero a credere che il sistema di riconoscimento facciale possa funzionare con applicazioni di terze parti (è la stringa APPS_USING_PEARL ad anticipare questa peculiarità). In questo caso si aprono le porte ad integrazioni con servizi di home banking , tanto per fare un esempio, piuttosto che di acquisto online. Apple avrebbe anche previsto un sistema di auto bloccaggio del dispositivo in caso di inattività o nel momento in cui una persona diversa dal proprietario dovesse tentare di sbloccare il dispositivo in maniera illecita (in questo caso è la stringa “PEARL_AUTOLOCK” a far supporre questa funzionalità). Per vedere se tutto funziona al meglio non resta che attendere l’autunno con il lancio dell’iPhone 8 (e probabilmente anche la nuova Apple TV 4K HDR, anch’essa anticipata dal firmware dell’HomePod).
Mirko Zago