Nel corso delle ultime ore Apple ha fatto sapere che iOS 15, la versione più aggiornata del suo sistema operativo per iPhone, è ormai presente sul 63% dei dispositivi su cui è supportato e sul 72% di tutti i modelli di “melafonino” presentati negli ultimi quattro anni. L’adozione è più lenta rispetto a quanto avvenuto con la precedente versione della piattaforma, ma va tenuto conto che agli utenti era stata offerta la possibilità di decidere di non eseguire l’update (sebbene non sia consigliato) restando con iOS 14, cosa che invece attualmente pare non essere più fattibile.
Apple: dietrofront sugli update di sicurezza per iOS 14
Tempo addietro, infatti, Apple aveva annunciato che avrebbe rilasciato degli aggiornamenti per la sicurezza anche per tutti coloro che non intendevano passare subito a iOS 15 e che quindi preferivano usare ancora iOS 14. Nel corso delle ultime settimane, però, questa volontà sembra cambiata. Apple è tornata al tradizionale metodo di aggiornamento che obbliga gli utenti ad installare l’ultima versione del sistema operativo per poter ottenere le patch di sicurezza. La modifica è stata implementata dopo il rilascio di iOS 15.2 a dicembre, considerando che l’ultimo update di iOS 14 risale al mese di ottobre e ora non è più disponibile per il download.
In soldoni, i dispositivi con iOS 14.8 o versioni precedenti del sistema operativo non possono più essere aggiornati a iOS 14.8.1 e provando ad effettuare l’update l’unica alternativa è installare iOS 15.2.1, mentre prima veniva mostrato come aggiornamento opzionale.
Non è chiaro quali siano i motivi esatti che hanno spinto Apple a fare marcia indietro in tal senso, ma è improbabile che possa trattarsi di un bug. Potrebbe esserci dietro una questione legata alla sicurezza che può essere risolta solo con iOS 15 o magari potrebbe avere a che vedere con l’intento del gruppo di cercare di incrementare l’adozione della più recente versione della piattaforma per iPhone.