Apple ha iniziato a pubblicare sullo store francese l’indice di riparabilità di MacBook e iPhone per rispettare la legge “anti-spreco” approvata in Francia il 10 febbraio 2020 ed entrata in vigore il 1 gennaio 2021. L’obiettivo della misura, obbligatoria per tutti i produttori, è informare i consumatori sulla possibilità di riparazione dei dispositivi, in modo da ridurre la spazzatura elettronica.
MacBook facili da riparare?
Il più famoso indice di riparabilità è quello pubblicato dagli esperti di iFixit al termine dei loro “teardown”. Il numero indica la facilità di smontaggio e di sostituzione dei componenti interni dei dispositivi.
L’indice di riparabilità che Apple ha pubblicato sullo store francese non è paragonabile a quello di iFixit. È infatti lo stesso produttore ad effettuare il calcolo sulla base dei parametri forniti dal Ministero della transizione ecologica (ma i risultati sono soggetti a verifica). Il punteggio finale viene determinato tenendo conto di cinque criteri:
- Disponibilità della documentazione (riparazione, uso e manutenzione)
- Facilità di smontaggio (accesso alle parti e strumenti necessari)
- Disponibilità e tempi di consegna dei ricambi
- Prezzo dei pezzi di ricambio (rispetto ai nuovi)
- Disponibilità di aggiornamenti software e assistenza remota gratuita
Il punteggio di iFixit tiene conto solo del secondo criterio. È invece evidente come l’indice di riparabilità imposto dal governo francese sia “falsato” principalmente dal quinto criterio. Infatti tutti i MacBook Air e MacBook Pro hanno ottenuto il massimo punteggio di 10. Il punteggio finale è compreso tra 5,6 e 7.
Il Parlamento Europeo ha approvato a novembre 2020 una risoluzione in favore del “diritto alla riparazione“, quindi una simile iniziativa potrebbe essere adottata in tutti i paesi europei.