Apple, tre brevetti per il touch

Apple, tre brevetti per il touch

Depositati tra il 2006 e il 2007, i titoli sul multitouch sono stati oggi riconosciuti a Cupertino. Che ora ha una presa più salda sulla tecnologia oggi sulla punta delle dita di tutti
Depositati tra il 2006 e il 2007, i titoli sul multitouch sono stati oggi riconosciuti a Cupertino. Che ora ha una presa più salda sulla tecnologia oggi sulla punta delle dita di tutti

L’Ufficio Marchi e Brevetti Statunitense ( USPTO ) ha riconosciuto ad Apple tre brevetti relativi al multitouch.

Depositati , come annunciava en passant Steve Jobs durante un suo keynote, tra il 2006 e il 2007, assicurano a Cupertino una buona presa su una delle tecnologie maggiormente diffuse proprio dai suoi iPhone e dagli altri smartphone.

Il primo e più interessate, il numero 7,812,826 , rivendica “apparecchi elettronici portatili con input multi-touch”, descritti in maniera tale da andare a toccare non solo i gesti e il metodo di elaborazione di esso utilizzato in iPhone, iPod touch, iPad, ma quelli adottati in alcuni smartphone touschscreen della concorrenza .

Il secondo, il numero 7,812,828 parla di input multipli (battere con più dita su una tastiera digitale, puntare, girare pagina, manipolare oggetti ecc) e già al momento del suo deposito aveva fatto parlare perché sembra aprire alla possibilità di un iMac touch, o almeno al mutuamento della tecnologia multitouch per il momento applicata ad apparecchi mobile anche a schermi più grandi in quando prende in considerazione l’utilizzo di entrambe le mani. Il terzo, il numero 7,812,827 , descrive metodi per gestire impulsi multipli.

Tutti e tre, in pratica, sembrano assicurare a primo acchito ad Apple una certa supremazia in materia di multitouch.

In realtà, qualche correzione in fase di approvazione vi è stata: l’USPTO ha limitato , in particolare, il ‘826 in modo che copra solo determinati gesti, quelli già utilizzati nel dispositivi multitouch apple come il pinch-to-zoom , l’utilizzo cioè delle due dita per avvicinare o allargare l’inquadratura su un’immagine, utilizzato per zoommare e farlo ancora aggiustando l’immagine ma solo entro un certo periodo di tempo determinato.

In ogni caso le nuove frecce nella faretra di Apple potrebbero dare il via ad una nuova stagione di guerre brevettuali nel campo degli smartphone.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
14 ott 2010
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