Anche Apple esce dalla trimestrale con un nuovo massimo in borsa: i numeri snocciolati ad analisti e azionisti portano infatti il titolo AAPL verso un nuovo record storico (+4% nelle contrattazioni after-hour, arrivando ormai a sfiorare quota 200 dollari e 1000 miliardi di capitalizzazione), seguendo su questa strada quando messo a segno anche da Microsoft e Google nei giorni scorsi. Nel contesto di un Nasdaq che si chiede quando tornerà l’orso, quindi Apple si defila e continua la propria crescita, forte peraltro di una operazione di buyback da 20 miliardi di dollari che non potrà che sostenere ulteriormente l’andamento positivo del titolo.
Le entrate sono cresciute di un ulteriore 17% durante il trimestre chiuso con il mese di giugno, un trimestre che secondo Tim Cook è stato “il migliore di sempre” e “il quarto consecutivo con crescita in doppia cifra”. I motori principali di tale crescita, spiega il CEO di Cupertino, sono tre: iPhone, servizi e Apple Watch.
Gli iPhone venduti sono stati 41,3 milioni, poco sotto le stime degli analisti, ma pur sempre in aumento rispetto ad un anno prima. Tim Cook si sofferma in modo particolare su questo aspetto poiché intende sottolineare la crescita del 20% anno su anno, confermando la bontà del progetto iPhone X: Luca Maestri, Apple CFO, aggiunge che, tra coloro i quali hanno intenzione di acquistare uno smartphone dopo l’estate, l’81% si dice pronto a scegliere un iPhone.
In forte aumento è il fronte App Store: 31% di attivo, entrate per 9,5 miliardi di dollari per una voce fortemente dipendente dal numero di iPhone e iPad in circolazione. Aumentano del 50% anche le entrate da Apple Music, a conferma di quanto in salute sia il fronte dei servizi. Relativamente stazionario il comparto iPad, con vendite poco al di sopra delle 11 milioni di unità, mentre l’unica stonatura giunge dalla linea Mac: -13% rispetto all’anno precedente, con entrate in ribasso del 4,7%. Un passaggio a vuoto che fa da contraltare a qualche difficoltà di troppo sulla linea MacBook – appena rilanciata con una versione Pro che non porta però avanti alcun redesign.
La linea degli indossabili (Apple Watch e AirPods) è cresciuta del 60% rispetto all’anno precedente, confermando l’ottimo stato di salute di device che hanno rappresentato all’esordio una forte scommessa (evidentemente vinta).
La trimestrale si basa in gran parte sugli iPhone, diventati parte fondamentale delle attività del gruppo: alla luce di tutto ciò assume particolare importanza l’appuntamento del prossimo mese di settembre, quando Tim Cook annuncerà il successore di iPhone X per sfruttare al meglio il momento positivo del proprio smartphone. E le aspettative del gruppo sembrano essere particolarmente rosee per i mesi a venire, anche e soprattutto in virtù di un sorpasso avvenuto da parte di Huawei (dati IDC) che porta Apple ad essere non più il secondo, ma il terzo produttore di smartphone al mondo. E con Xiaomi in forte crescita che minaccia anche l’ultimo scalino del podio.