Stando a quanto riportato da Bloomberg, Apple starebbe preparando una nuova versione della sua Apple TV in grado di offrire lo streaming video in 4K, oltre ad altre funzioni innovative. Il team che sta lavorando al progetto è guidato da Timothy D. Twerdhal, che l’azienda di Cupertino ha strappato al Fire TV di Amazon e che ha già lavorato per le streaming Netflix e Roku. Allo studio c’è un nuovo set-top-box, di quinta generazione, che per ora è chiamato con il codice interno “J105”. Il dispositivo, che potrebbe essere pronto entro l’anno, si ripromette di competere anche con la Xbox Microsoft e la Playstation Sony, dal momento che dovrebbe disporre anche di un controller per il gaming.
Il nuovo set-top-box dovrebbe risollevare le vendite della Apple TV che, come ha ammesso lo stesso chief financial officer Luca Maestri in un’intervista, sono diminuite nel periodo dicembre 2015-dicembre 2016. Una ricerca di eMarketer afferma che la quarta generazione della Apple Tv ha costantemente perso quote di mercato sin dalla sua uscita, nella primavera 2015. Le nuove funzioni, 4K in testa, probabilmente daranno nuovo slancio alle vendite della Apple TV, in sintonia con la diffusione dei nuovi TV 4K, ma questi miglioramenti da soli basteranno a trasformare un gadget in un prodotto innovativo del calibro dell’iPhone? E consentiranno ad Apple di riprendere Amazon e Roku?
Una voce che vuole restare anonima, nel team che sta lavorando al progetto, ha riferito a Bloomberg che “Apple sta, essenzialmente, trasformando la televisione in un iPhone gigante: un grappolo di app con un negozio. Non è quello per cui ho firmato. Ho firmato per qualcosa di rivoluzionario. Abbiamo ottenuto solo qualcosa di evolutivo”.
La stessa fonte anonima, all’interno dell’ambiente degli ingegneri Apple, ha rivelato che il piano di evoluzione della Apple TV prevede una porta coassiale per lo streaming video, uno schermo domestico personalizzato, un controller per il gaming abbinato, il controllo vocale per lo stesso TV e non solo per il telecomando. Oltre, ovviamente, alla parte più importante finora mancante, cioè il supporto ai contenuti 4K che stanno diventando sempre più richiesti. Per fare ciò, però, è necessario utilizzare processori più veloci, con maggiori costi di produzione. Apple sarebbe quindi costretta ad accettare l’idea di ricavare margini di profitto inferiori.
Pierluigi Sandonnini