Il fatto che Apple intenda ridurre il più possibile la dipendenza dalla Cina non è assolutamente una novità, se ne discute ormai da qualche tempo a questa parte e le notizie delle ultime ore vanno a confermare e rafforzare lo scenario. L’azienda di Cupertino, infatti, avrebbe assemblato una serie di “tiger team” per rivedere ogni anello della catena.
Apple: tiger team per rivedere la catena produttiva
Per chi non ne fosse a conoscenza, tiger team è un termine comune, in special modo negli USA, per indicare dei gruppi spesso interdisciplinari di persone che si occupano della risoluzione di problemi e crisi complesse, senza particolare riguardo per le strategie consolidate fino a quel momento e senza fare esclusione a priori.
I tiger team di Apple, come riferito dalla redazione di Bloomberg, rispondono in maniera diretta a Tim Cook, il quale è coinvolto in prima persona nel progetto, anche in virtù del fatto che prima di diventare CEO della “mela morsicata” è stato tra i massimi responsabili della logistica dell’azienda.
Gli sforzi dovrebbero venire concentrati su paesi specifici, ovvero: India per renderlo il paese primario per la produzione di iPhone e accessori, Vietnam per la produzione di AirPods e assemblaggio Mac, Malesia per la produzione dei Mac e Irlanda per la produzione di vari altri dispositivi più semplici.
I tiger team di Apple avrebbero basi nelle fabbriche cinesi e non dei fornitori e si occuperebbero dei piani di manutenzione degli edifici, compilano liste dettagliate dei fornitori di riserva di ogni minimo componente.