I lettori che hanno avuto modo di muovere i primi passi in ambito informatico tra gli anni ’70 e ’90 dello scorso secolo ricorderanno sicuramente molto bene i computer di quel periodo, il glorioso Commodore 64 (recentemente rilanciato in versione mini) in primis, ma anche lo Sinclair ZX Spectrum, il Commodore Amiga e via discorrendo. Coloro che al solo pensiero di tutto ciò hanno provato almeno un po’ di nostalgia, resteranno senz’altro affascinanti dal nuovo brevetto depositato da Apple.
Apple e il brevetto che descrive il Mac integrato nella tastiera
La proprietà intellettuale si intitola “Computer in un dispositivo di input” e, come intuibile, va a descrivere un Mac integrato nella tastiera, in perfetto stile “vintage”. È emerso nel corso delle ultime ore e, più precisamente, descrive una tastiera molto simile alla Magic Keyboard, ma con spessore aumentato, per creare così spazio sufficiente per ospitare tutta la componentistica.
Vengono pure illustrati i possibili vantaggi di una macchina di questo tipo: permettere all’utente di avere sempre con sé un computer compatto e leggero ed eliminare lo schermo e integrare la tastiera per un trasporto agevole, ricorrendo a uno o più monitor esterni per casa e ufficio.
Il brevetto è altresì completo di svariati schemi tecnici, in alcuni dei quali la tastiera è altresì dotata di trackpad abbinato. Altre soluzioni, ancora più sofisticate, prevedono la presenza di un monitor oppure di un proiettore.
Per il momento, comunque, si tratta ancora “soltanto” di un brevetto, per cui non è dato sapere se e quando l’azienda di Cupertino deciderà effettivamente di produrre un computer del genere. Di sicuro, però, ora che Apple può contare sugli ottimi processori proprietari M1 l’idea di un Mac nella tastiera è tangibile, considerando l’elevata efficienza energetica e la bassa emissione di calore.