Sembra la solita frase fatta, ma anche stavolta c’era molta attesa attorno all’annuncio dei risultati finanziari di Apple, con tanto di andamenti altalenanti a Wall Street del titolo AAPL : da un lato stime basse sulle vendite di iPhone 8, dall’altro la certezza che il confronto tra iPhone 8 e iPhone 7 non ha molto senso visti i numeri attesi per iPhone X. Se le quotazioni del titolo Apple erano quindi scese dopo i primi dati dei preordini di iPhone 8, per fare poi qualche saliscendi a seguito delle solite indiscrezioni contrastanti, nell’ultima settimana il valore ha raggiunto nuovi massimi storici , sfiorando i 170 dollari per azione. Forse dietro questa risalita c’è la notizia della crescita di vendite in Cina (in controtendenza rispetto alle indiscrezioni generali sulle vendite di iPhone 8, ma soprattutto rispetto all’andamento dei precedenti trimestri cinesi) o forse, come accennato sopra, è proprio l’ arrivo di iPhone X che sta dando nuova fiducia agli investitori.
Qualunque sia il motivo, gli annunci di ieri sera non sono serviti a togliere ogni dubbio, perché iPhone 8 è arrivato a ridosso della chiusura del trimestre (quindi, pochi o tanti che siano, hanno avuto un’influenza limitata nel trimestre in esame) e iPhone X è arrivato solo oggi. Perlomeno ci hanno dato qualche indicazione sullo stato di salute di Apple, in attesa di verificare (tra tre mesi, o a seguito di eventuali comunicati stampa) quali saranno state le vendite di iPhone nel trimestre in corso; trimestre che storicamente è da sempre quello più favorevole.
Partiamo quindi dal prodotto più chiacchierato, ovvero l’iPhone. Nonostante tutti i segnali contrastanti, iPhone cresce ancora: 46,7 milioni di unità vendute , il tre per cento in più rispetto allo scorso anno, una crescita esigua ma significativa considerando il momento particolare che vede un gran numero di utenti in attesa dei nuovi modelli. Significativo anche il fatto che, a fronte di una crescita del 3 per cento delle unità vendute, il fatturato generato da iPhone sia cresciuto in misura più esigua, cioè del 2 per cento: probabilmente chi voleva un iPhone dal prezzo più contenuto non si è fatto molti problemi ad acquistare un iPhone SE , modello ancora molto apprezzato per via delle dimensioni più maneggevoli rispetto ai fratelli maggiori.
Prima di proseguire oltre, considerando il fatto che iPhone rappresenta ormai la maggior parte del fatturato della mela, vediamo come questo dato si riflette nei numeri globali. Nel quarto trimestre fiscale del 2017, Apple ha realizzato un fatturato pari a 52,6 miliardi di dollari , che corrisponde a 2,07 dollari per azione diluita. Rispetto all’anno scorso parliamo di un aumento del 12 per cento, e il risultato è migliore anche rispetto alle previsioni di tre mesi fa , quando si stimava un fatturato compreso tra i 49 e i 52 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato positivo, soprattutto considerando che il prodotto di maggior richiamo per il marchio della mela (il già più volte citato iPhone X ) non rientra ancora in questo conteggio… anzi, per certi versi l’attesa del nuovo melafonino ha rallentato la vendita di iPhone 8, facendo da freno alla crescita di fatturato di Apple. Come nascono quindi questi numeri?
Analizzando i dati diffusi da Cupertino si può notare come tutti i settori mostrino valori di crescita a doppia cifra, a partire dell’iPad, che alcuni davano quasi per spacciato, ma che Apple ha saputo rinnovare nel modo giusto, sia dal punto di vista dell’hardware che da quello del software. Il tablet della mela cresce infatti dell’undici per cento come unità vendute e del quattordici per cento come fatturato : siamo ancora lontani dai numeri registrati nel momento migliore dell’iPad, ma siamo di fronte a cifre che sembrano indicare la fine del trend calante . Ancora migliore il risultato dei Mac : nonostante anche qui ci fossero indicazioni di un possibile calo, Apple sembra discostarsi nuovamente da quello che succede nel resto del mercato dei PC e fa segnare un incremento di fatturato pari al 25 per cento. Anche qui il risultato è da considerarsi estremamente positivo, sia facendo un paragone con i concorrenti del settore, sia considerando che Apple ha già in programma nuove macchine (il già annunciato iMac Pro e un rinnovo totale di tutta linea desktop) in grado di dare un’ulteriore spinta al settore nei prossimi mesi.
Non dimentichiamo infine tutto ciò che fa da contorno: i cosiddetti Servizi (voce che include Apple Pay, AppleCare, licenze e tutti i contenuti digitali venduti online) crescono del 34 per cento, mentre la voce altri prodotti (ovvero Apple TV, Apple Watch, Beats e accessori vari) aumenta del 36 per cento.
Inutile dire che, a seguito di un annuncio di questo tipo, nel mercato after-hours il titolo AAPL ha guadagnato (nel momento in cui scriviamo) oltre il due per cento superando il valore di 172 dollari per azione. Il risultato positivo si rifletterà anche sugli investitori, con un dividendo pari a 0,63 dollari per azione che verrà distribuito il 16 novembre. Apple ha anche diffuso le linee guida per il trimestre in corso, stimando un fatturato compreso tra gli 84 e gli 87 miliardi di dollari, un valore che rappresenterebbe una crescita compresa tra il 7 e il 10 per cento rispetto all’anno precedente, ma di questo ne parleremo fra tre mesi. Fermandosi ai dati diffusi ieri sera, e riallacciandoci a quanto detto in apertura, non ci resta che segnalare la ripresa del mercato cinese che mette a segno un incremento del 12 per cento (mentre nello stesso periodo dello scorso anno calava del 30 per cento) e un consolidamento di quello europeo, in crescita del 20 per cento. Tutto questo in attesa di iPhone X, iMac Pro e HomePod : prodotti che sposteranno nuovamente gli equilibri per la casa della mela.
Domenico Galimberti
blog puce72
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