In una recente intervista rilasciata alla redazione di MIXED Reality News, Palmer Luckey, il fondatore di Oculus, l’azienda che ha venduto a Meta, si dice particolarmente entusiasta di Apple Vision Pro, il visore AR/VR del colosso di Cupertino che è stato presentato in occasione della WWDC 2023 di inizio mese e che farà capolino sul mercato il prossimo anno.
Apple Vision Pro: approvato da Palmer Luckey
Nell’intervista, il cui video è disponibile di seguito, Luckey afferma di aver apprezzato in maniera particolare la scelta di Apple di fare affidamento su un battery pack esterno, soluzione a cui, confessa, aveva pensato quanto era a capo di Oculus e che consente di rendere il dispositivo meno pesante sul volto, cosa tutt’altro che di poco conto considerando che ha già un peso abbastanza importante.
Riportiamo, in forma tradotta, un estratto di quanto espressamente dichiarato da Luckey al riguardo.
Sono stato un grande sostenitore di questa scelta in Oculus. Sfortunatamente, è stata una battaglia che ho perso negli ultimi anni, e si sono lanciati tutti nell’inserire batterie, ed elaborazione nel visore che rimane sul volto, senza pensare al visore vero e proprio, installando le batterie nella parte anteriore.
In merito al prezzo di Apple Vision Pro, invece, Luckey lo giustifica dichiarando che si tratta di un dispositivo in grado di offrire il meglio possibile e una visione incredibile della realtà virtuale.
La scelta di concentrarsi sull’ambito premium, poi, alla lunga sarà in grado di ripagare l’azienda della “mela morsicata”, rendendo tutta la categoria dei visori in generale maggiormente appetibile da parte del mercato. A detta del fondatore di Oculus, infatti, rivolgersi alla fascia bassa dell’utenza, almeno in questa fase iniziale, sarebbe stato un errore e non avrebbe dato il giusto valore al device.
Ecco un’altra dichiarazione rilasciata al riguardo da Luckey.
Quando Apple ha presentato Vision Pro ho retwittato un messaggio del 2015, dove dicevo che prima che la VR possa diventare qualcosa che tutti possono permettersi, deve diventare qualcosa che tutti vogliono, e ritengo che questo sia l’approccio seguito da Apple.