Apple Vision Pro: versione economica nel 2025?

Apple Vision Pro: versione economica nel 2025?

Mark Gurman di Bloomberg informa che è in lavorazione una versione di Apple Vision Pro più economica che potrebbe debuttare entro il 2025.
Apple Vision Pro: versione economica nel 2025?
Mark Gurman di Bloomberg informa che è in lavorazione una versione di Apple Vision Pro più economica che potrebbe debuttare entro il 2025.

Il prezzo di Apple Vision Pro, il tanto chiacchierato visore che il colosso di Cupertino ha finalmente annunciato in occasione della WWDC 2023, sarà tutt’altro che contenuto: si parte da 3.500 dollari. La cosa era stata anticipata più volte dalle indiscrezioni ed è poi stata confermata direttamente da Apple. A quanto pare, però, l’azienda è già al lavoro su una versione economica.

Apple Vision Pro: in lavorazione un modello più economico

Stando infatti a quanto riferito da Mark Gurman di Bloomberg nella sua consueta newsletter “Power One”, Apple sarebbe già al lavoro su una variante più economica del visore che aiuterà a vendere un numero maggiore di unità proprio grazie al suo prezzo ridotto e che dovrebbe debuttare nel 2025.

Si tratta però di una sfida non da poco per Apple, la quale si ritrova a dover decidere cosa mantenere e cosa rimuovere dal dispositivo per cercare di abbassare il prezzo di listino.

Mark Gurman riferisce che per Apple Vision Pro sono stati investiti circa 15 miliardi di dollari, per cui il prezzo di parte equivale a un margine minimo o addirittura nullo, sebbene la cifra risulti letteralmente esorbitante per l’acquirente.

In virtù di ciò, per la riduzione dei costi, Apple potrebbe intervenire su fotocamere e sensori, oltre che su chip e display, che sono i componenti del dispositivo più costosi, scegliendo soluzioni hardware meno pregiate, ma che comunque non vadano a inficiare fortemente l’esperienza d’uso dell’utente comune.

Si ipotizza inoltre che un visore più economico possa presentare una fascia più semplice che richieda l’uso degli AirPods per l’audio spaziale, una regolazione manuale invece che automatica della distanza interpupillare (IPD) o ancora la rinuncia a una fotocamera 3D.

Interverrebbero altresì le economie di scala, il processo produttivo che una volta ingranato potrebbe permettere una riduzione dei costi e una costruzione leggermente meno raffinata per quel che riguarda i materiali.

Non sono previsti compromessi, invece, per i display esterni EyeSight che mantengono il contatto visivo con chi indossa il visore e il sistema di tracciamento per occhi e mani.

Fonte: iMore
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Pubblicato il
12 giu 2023
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