Il progetto Apple Car è fallito, ma prima di arrivare a questo punto Apple ha fatto svariati tentativi per cercare di creare un proprio veicolo. A tal riguardo, Mark Gurman e Drake Bennett di Bloomberg hanno pubblicato un report molto approfondito, da cui si evince pure che il colosso di Cupertino voleva mettere a segno l’acquisizione di Tesla.
Apple voleva Tesla, Mercedes-Benz, BMW e non solo
Andando più in dettaglio, il report descrive innanzitutto un prototipo del 2020 del veicolo elettrico di Apple: un minivan bianco con fiancate arrotondate, tetto interamente in vetro, porte scorrevoli e pneumatici a fascia bianca, progettato per ospitare comodamente quattro persone e ispirato al classico microbus Volkswagen “floreale”. Internamente veniva chiamato, non sempre affettuosamente, Bread Loaf.
Il piano prevedeva che il veicolo arrivasse sul mercato circa cinque anni dopo con uno schermo TV gigante, un potente sistema audio e finestrini in tinta. La cabina avrebbe avuto posti a sedere in stile club come un aereo privato e i passeggeri sarebbero stati in grado di trasformare alcuni sedili in poltrone reclinabili con poggiapiedi.
Viene poi riferito che, al fine di velocizzare lo sviluppo di Apple Car, il gruppo capitanato da Tim Cook aveva preso in considerazione l’acquisizione di Tesla, quando il successo del produttore di auto elettriche era tutt’altro che assicurato e il suo valore era inferiore a 30 miliardi di dollari, oltre che quello di collaborare o sempre acquisire Mercedes-Benz, BMW, Ford, Volkswagen, McLaren e altre case automobilistiche.
I colloqui con Mercedes-Benz sono proseguiti per diverso tempo. Per diversi mesi, Apple e la casa automobilistica tedesca hanno lavorato attivamente a una partnership simile all’idea Tesla, ma con una differenza: Mercedes avrebbe prodotto il veicolo di Apple, ma avrebbe continuato a vendere anche le proprie auto con la piattaforma di guida autonoma e l’interfaccia utente di Apple. Apple alla fine si è ritirata dai negoziati, in parte perché il lavoro iniziale aveva dato ai suoi dirigenti la fiducia di poter costruire un’auto senza alcuna partnership con altre aziende del settore.
Il progetto alla fine si è rivelato un fallimento a causa di molte indecisioni.