Una corte di appello degli Stati Uniti ha confermato la decisione del tribunale di primo grado: Corellium non ha violato nessun copyright con il suo tool che simula il sistema operativo iOS. Apple aveva presentato appello, ma ora il giudice ha stabilito che l’analisi del codice rientra nel cosiddetto fair use.
Corellium vince ancora
Lo scontro tra Apple e Corellium è iniziato quasi quattro anni fa, quando l’azienda di Cupertino ha denunciato la software house della Florida per la violazione del copyright. Il tool CORSEC di Corellium permette di accedere ad una versione virtualizzata di iOS che sviluppatori e ricercatori di sicurezza utilizzano per individuare bug e vulnerabilità.
Dopo aver perso in primo grado, Apple aveva presentato appello, nonostante l’accordo extragiudiziale sulla presunta violazione delle misure di sicurezza di iOS (non consentite dal Digital Millennium Copyright Act). La corte di appello ha dato ragione a Corellium. Il tool CORSEC è coperto dalla dottrina del fair use, quindi c’è nessuna violazione del copyright.
We are pleased to announce that the U.S. Court of Appeals has further upheld the initial court’s ruling of copyright fair use in Corellium’s favor. This is a big win for the security community and technology innovators. https://t.co/Gkd0t0dvRA
— Corellium (@CorelliumHQ) May 8, 2023
Corellium può continuare a vendere il software perché la versione virtualizzata di iOS non è una copia esatta del sistema operativo. La software house ha aggiunto specifiche funzionalità “trasformative” che consentono l’analisi del codice e il monitoraggio dei processi. Per quanto riguarda invece l’uso di icone e wallpaper di Apple, la corte di appello ha rimandato la decisione al tribunale di primo grado. L’azienda di Cupertino non ha rilasciato nessun comunicato ufficiale sull’argomento.