Apple non ha perso tempo, evidenziando come la situazione si fosse logorata ormai da tempo e che ambo le parti stavano soltanto aspettando la mossa della parte avversa: alla prima denuncia di Ericsson per violazione delle proprietà intellettuali del gruppo in ambito 5G, ha ora fatto seguito una immediata controdenuncia di Cupertino sul medesimo tema.
I dettagli delle due denunce sono materia legale su cui si confronteranno le parti, ma la strategia è chiara su entrambi i fronti: Ericsson sta cercando di mettere pressione su Apple affinché ceda ai prezzi messi sul tavolo delle trattative; Apple, per contro, sta cercando di invalidare la proprietà intellettuale Ericsson per riuscire a strappare migliori condizioni facendo leva su eventuali fragilità nei brevetti. La battaglia sui brevetti è parte di una guerra di posizione, combattuta in trincea per la conquista del valore racchiuso entro il campo del 5G.
Così come Ericsson potrebbe arrivare a chiedere la sospensione delle vendite di iPhone in aree specifiche, allo stesso modo Apple arriva a chiedere lo stop all’utilizzo di specifiche tecnologie Ericsson utilizzate per le reti 5G. La connettività di nuova generazione diventa così motivo del contendere tra le parti, portando Apple al contrattacco pur di difendere le proprie posizioni in una trattativa tra due aziende che non hanno mai saputo costruire un grosso rapporto collaborativo.
Ancora una volta, dunque, sarà un tribunale a dover decidere. Si parte dall’arbitrato dell’International Trade Commission (ITC), ma con ogni probabilità lo scontro sarà reiterato anche in ambito europeo.