Project Titan, il programma di Apple destinato alla costruzione di un nuovo modello di auto elettrica, potrebbe aver cambiato rotta. Stando a quanto riportato da Bloomberg, qualche mese fa Tim Cook avrebbe assunto Dan Dodge , ex dipendente di BlackBerry che nell’azienda canadese si occupava di dirigere il team dedicato allo sviluppo del software per il settore auto, e lo avrebbe assegnato proprio al progetto Titan, alle dipendenze dirette di Bob Mansfield. L’acquisizione di una figura di così alto profilo fa pensare che gli sforzi di Apple nel settore automotive abbiano subito un drastico cambiamento; dalla realizzazione di una vera e propria auto potrebbero essere stati dirottati verso lo sviluppo di un software per la gestione delle auto. Si ipotizza la nascita di un nuovo applicativo per la guida autonoma dei veicoli, la tecnologia che potrebbe andare a diventare il cuore pulsante delle auto dei prossimi decenni .
Bob Mansfield – lo ricordiamo – è a capo proprio del Project Titan; si tratta di un ex dipendente Apple del settore hardware che non molti mesi fa è stato richiamato in servizio e messo a dirigere un team di persone che lavora sullo sviluppo di qualcosa che ha a che fare con il settore automobilistico. La definizione è generica proprio perché c’è molto mistero riguardo questa sezione speciale del settore Ricerca & Sviluppo. Per il momento sappiamo che il progetto è pressoché segreto – lo ha rivelato per la prima volta un anno fa un articolo del Wall Street Journal – e si occupa di qualcosa che concerne il trasporto automobilistico. Questa nuova divisione diretta da Mansfield comprende tre macro-squadre capeggiate tra altrettanti veterani di Apple: un’unità formata da ingegneri hardware guidati da D. J. Novotney, un team software sotto la guida di John Wright e un team che si occupa di sensori sotto la guida di Benjamin Lyon. A questi tre importanti nomi ora si aggiunge anche Dan Dodge con il suo bagaglio di competenze ed esperienza proprio in ambito di software per le auto.
Dodge arrivò a BlackBerry nel 2010 per incorporazione, ossia quando la sua QNX – l’azienda sviluppatrice dell’omonimo sistema operativo che fondò nel 1980 con Gordon Bell – fu acquistata dall’allora Research in Motion. Per la precisione RIM la prese da Harman International Industries Inc., che l’aveva già acquistata nel 2004. Comunque sia, Dodge ha lasciato BalckBerry nel dicembre dello scorso anno – o almeno questo è ciò che dice il suo profilo LinkedIn . Ora lavorerà nel team di Wright, il quale è alle dirette dipendenze di Mansfield, che a sua volta riferisce al numero uno della società, ossia Tim Cook. La catena di comando è molto chiara e anche alquanto corta .
Non è chiaro se Cook e i suoi abbiamo abbandonato del tutto l’intenzione di costruire un’auto elettrica. Però lo si inizia ad ipotizzare. L’arrivo di Dodge è un segnale interessante che lo switch di intenti potrebbe essere avvenuto. Pare che fino a poco tempo fa Apple fosse in trattative con BMW e Daimler per una collaborazione su questo progetto , ma ormai i contatti si sono interrotti. E dunque qui sarebbe arrivata l’idea di prendere a bordo Dodge. Una scelta tutt’altro che casuale; con la sua società Dodge ha già sviluppato software di car infotainment e sistemi di assistenza alla guida per Daimler, Volkswagen, Ford e altri. Per di più il sistema CarPlay , presentato da Apple nel 2014, si basa proprio sul sistema operativo QNX (nella versione Neutrino).
Una Apple Car potrebbe ancora essere nei piani dell’azienda di Cupertino ma è più probabile che si concretizzi come step secondario. Probabilmente il primo prodotto finalizzato dal team di Mansfield sarà pronto per il 2021; si pensava il 2020, ma a quanto pare è stato necessario far slittare il tutto di un ulteriore anno . Si tratterà di un software o comunque un kit di gestione dell’auto. Per la produzione di un’auto vera e propria Apple dovrebbe stringere un accordo con un produttore del settore auto motive o addirittura acquistarne uno. Non è un’ipotesi del tutto peregrina, viste le dimensioni e la potenza economica di Apple. Il denaro c’è ed è tanto. Gli investimenti di Cupertino in ricerca e sviluppo sono immensi, su tutti i fronti. Si stima che nell’ultimo trimestre (aprile-giugno 2016) siano saliti a 2,6 miliardi di dollari, oltre il 25 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Lo ha confermato senza tanti giri di parole lo stesso Cook proprio martedì scorso durante una conference call: «Riguardo i prodotti che sono in fase di ricerca e sviluppo, (c’è da dire che) stiamo investendo un bel po’ in prodotti e servizi che al momento non vendiamo o che deriveranno da i prodotti che vendiamo ora. C’è un sacco di roba che stiamo facendo che va al di là della nostra attuale linea di prodotti». Secondo il giornale Ottawa Citizen, Apple starebbe aprendo un centro di R&D in Canada , proprio a Ottawa, nel quartiere di Kanata, nelle vicinanze del quartier generale di QNX.
Nicola Bruno