Apple ha depositato una mozione per chiedere di ritirare la denuncia presentata contro NSO Group quasi tre anni fa. L’azienda elenca una serie di motivi, tra cui l’impossibilità di accedere ai documenti sequestrati dalle autorità israeliane per impedire al governo statunitense di ottenere informazioni su Pegasus.
Denuncia poco efficace dopo oltre tre anni
Apple ha denunciato NSO Group il 23 novembre 2021, in seguito alla scoperta di Citizen Lab. Sfruttando una vulnerabilità di iOS, nota come ForcedEntry, gli iPhone di molti utenti sono stati infettati con lo spyware Pegasus. Circa due anni prima, una simile denuncia era stata presentata da Meta, in seguito ad un’operazione di spionaggio che ha sfruttato una vulnerabilità di WhatsApp.
A distanza di quasi quattro anni, Apple ha chiesto di ritirare la denuncia (l’udienza in tribunale è prevista il 24 ottobre). Nella mozione viene citato un articolo del Guardian. Alcuni funzionari israeliani avrebbero sequestrato documenti relativi a Pegasus nella sede di NSO Group per impedire alla software house israeliana di rispettare l’ordine della giudice.
Uno dei motivi per cui Apple vuole ritirare la denuncia è proprio l’impossibilità di accedere a questi documenti. Il secondo motivo è correlato al mercato di questi tool di spionaggio. Quando è stata presentata la denuncia, NSO Group era il leader del settore. Oggi ci sono numerose aziende che offrono lo stesso servizio. In caso di vittoria contro NSO Group, altre software house continueranno a vendere spyware per infettare i dispositivi.
Infine, Apple evidenzia il rischio di condividere informazioni sulle proprie tecnologie che potrebbero essere sfruttate per colpire gli utenti iOS. L’azienda di Cupertino ha sviluppato varie funzionalità, tra cui BlastDoor e Lockdown Mode, che offrono protezione contro eventuali attacchi effettuati con spyware commerciali.