Chi possiede un Apple Watch da almeno qualche giorno avrà sicuramente avuto modo di rendersene conto: non è possibile installare quadranti di terze parti. Lo smartwatch del colosso di Cupertino, infatti, consente di adoperare solo i quadranti “di serie” e neppure l’avvento di watchOS 10, annunciato in occasione della WWDC 2023 tenutasi a inizio mese, cambierà le cose. Ma perché? A spiegarlo di ha pensato Apple stessa.
Apple Watch e il mancato supporto ai quadranti di terze parti
In un’intervista con il giornale svizzero Tages-Anzeiger, due vice presidenti di Apple, Kevin Lynch e Deidre Caldbeck, hanno infatti avuto modo di discutere di Apple Watch e del mancato supporto ai quadranti di terze parti. Al riguardo, Lynch ha dichiarato quanto segue, che riportiamo in forma tradotta.
Consideriamo il quadrante come una sorta di schermata iniziale per l’orologio. È un elemento centrale quando si interagisce con l’orologio. C’è molto lavoro in ogni quadrante. Tutto deve funzionare in modo coerente e semplice. Ma dobbiamo anche essere in grado di pianificare in anticipo cosa potrebbe succedere in futuro e assicurarci che i quadranti continueranno a funzionare quando apportiamo modifiche o introduciamo nuove funzionalità.
In sostanza, Apple non consente l’adozione di quadranti di terze parti per evitare che futuri aggiornamenti possano eventualmente renderli inservibili e, dunque, arrecare danni e disturbo agli utenti.
Da tenere presente che sempre nella medesima intervista è stato sottolineato che i quadranti forniti direttamente da Apple offrono molteplici opzioni di personalizzazione, incluso il supporto alle complicazioni di terze parti, senza contare che con l’arrivo della nuova versione di watchOS attesa per questo autunno debutteranno pure dei nuovi quadranti, denominati Palette, che andranno a usare i colori per mostrare l’orario, e il quadrante Penauts che andrà ad aggiungersi a quelli di Topolino per avere Snoopy al polso.