Abbiamo già ampiamente descritto su queste pagine la funzionalità ECG introdotta dalla quarta generazione di Apple Watch. Una tecnologia utile per rilevare i sintomi legati alla fibrillazione atriale, mediante un controllo da eseguire in piena autonomia, in soli 30 secondi: è sufficiente appoggiare un dito sulla Digital Crown che si trova a fianco del quadrante. Abbiamo anche interpellato nei mesi scorsi un cardiologo chiedendo il suo parere in merito all’efficacia del sistema, elencandone più di recente pro e contro in occasione del suo debutto in Italia. Oggi torniamo sull’argomento per segnalare una notizia proveniente dalla Germania.
Apple Watch e fibrillazione atriale
Un utente ha scritto al proprio medico preoccupato delle notifiche mostrate dallo smartwatch della mela morsicata, relative ad anomalie rilevate durante l’esecuzione dell’ECG. Lo specialista ha così deciso di sottoporlo a un elettrocardiogramma tradizionale, condotto attraverso l’impiego di dodici elettrodi (Apple Watch ne ha solo uno), confermando la presenza del disturbo cardiaco di cui il paziente era all’oscuro. La fonte è il Dr. Michael Spehr di Francoforte, medico ed editorialista del quotidiano FAZ (Frankfurter Allgemeine Zeitung), che attraverso il proprio account Twitter racconta l’accaduto.
https://twitter.com/MicSpehr/status/1112979026849751040
Ne riportiamo la traduzione di seguito.
Caro Mr. Spehr, un breve commento sulla funzione ECG: pensavo fosse per ipocondriaci… Ok, dopo l’attivazione l’ho provata, giusto per divertimento! L’orologio continuava a segnalare una fibrillazione atriale. Curioso non averla mai rilevata. Anche il mio medico continuava a dire di non preoccuparsi, parlando di un errore nella misurazione. Mi sono comunque sottoposto a un ECG a dodici canali e il dottore ha detto chiaramente “L’orologio ha ragione!”. Mi ha prescritto beta bloccanti ecc. È così: probabilmente lo smartwatch mi ha allungato la vita. Ora vedo la questione da un altro punto di vista!
Circa un quarto delle persone affette dal problema non ne sono a conoscenza. È dunque fuori discussione come l’impiego di una simile tecnologia possa tornare utile ai fini della diagnosi, che in ogni caso dev’essere condotta in ultima istanza da personale medico specializzato, per i motivi già descritti in modo approfondito negli articoli richiamati in apertura.
Apple è stata chiara su questo punto: la più recente versione di Apple Watch può rilevare questo particolare tipo di aritmia, ma non i segnali legati ad altri problemi cardiaci. Lo strumento va dunque utilizzato in modo responsabile, come complemento (e mai in sostituzione) a controlli periodici da condurre mediante l’impiego di apparecchiature professionali.